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domenica, luglio 08, 2007

una domenica cosi

Trenta posti letto. Cinquanta coperti. Una struttura che punta alla riduzione degli sprechi e mira all'impiego delle energie rinnovabili. Infatti è dotato di pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Questo e altro è il nuovo rifugio dell'Antola, realizzato dall'Ente Parco per offrire al mondo esursionistico e non solo una semplice ma altrettanto confortevole ospitalità. E' stato inaugurato domenica 1° luglio. Io ci sono andato con la mia amica Marisa Iommi domenica 8 luglio. Una giornata calda ed assolata. Sole a picco. Arriviamo a Donnetta, frazione di Torriglia. Ci infiliamo i nostri scarponi, non prima di aver opportunamento indossato la preziosa ginocchiera. Andiamo. Ma le gambe hanno qualche problema. La Iommi mi dice: "Sei reduce da Madonna di Campiglio, quindi sei allenato..." Allenato. Ansimo. La Iommi è davanti. Sembra più fresca. E' arzilla. Fa caldo. Molto caldo. Sudo copiosamente. Le mosche, sempre più numerose, mi prendono d'assalto. Ho paura di parlare. Bocca chiusa. Ogni tanto, con una scusa, chiedo una pausa alla Iommi. Va bene, la salita è erta, ma come, il nostro prode camminatore si trova in difficoltà? Sarà il caldo? Mi metto in pantaloncini corti. La Iommi và, io dietro. Sempre dietro. Si, è più fresca. Ma cosa sto scalando, l'Everest? Speriamo che la salita finisca. Le mosche. Il caldo. Il sole. Tanto sole. Implacabile. La salita, finalmente, finisce. Che bellezza!!! E, cosa ancora più bella, il sentiero si inoltra, in leggera salita e talvolta in piano, in un delizioso boschetto. Un bellissimo sentiero. Piacevolissimo da farsi. Bello. Vedo, distintamente, il lago del Brugneto sulla mia destra. Riprendo il mio umore.Camminare su Valleverde. Le mosche sono meno insistenti. "Che albero sarà questo?", mi chiede la Iommi. Che albero. Boh! Un faggio? Vada per il faggio, tanto chi può contraddirmi? Camminiamo. Adesso la salita è lieve, la fatica quasi non si avverte. Ancora un'ora, indica un cartello, per il Monte Antola. Appresso un altro ci segnala che, a sinistra, si può raggiungere il paese di Pentema. Un'altra volta. Non adesso. Un'alra volta. A dicembre, forse. Con il Presepe. Con Gardella del Cai Ligure che ci farà fare una camminata di quasi sei ore. Andiamo. Verso l'Antola. Il lago del Brugneto, ci tiene compagnia. Incrociamo poche persone. La Iommi comincia ad essere stanca. "Quando arriviamo?", implora. Ah, è stanca. E' umana. Sorrido. Tocca a me guidare. La rassicuro. "Ancora poco, per l'una ci saremo." Sono di parola. Ecco il rifugio. Mi ci precipito. "Cosa fate da mangiare?" "Pasta coi funghi." Uhm, non c'è molta scelta. Mi ricorda Henry Ford che agli americani diceva: "Comprate l'auto del colore che volete purchè sia il nero." Vada per la pasta con i funghi. C'è posto fuori. Al sole. Ma la vista è stupenda. Giusto sul lago del Brugneto. Davvero delizioso. Ci sono alcuni bambini. Un cane ci guarda implorante, desideroso di qualche cibaria. Al nostro tavolo due gentili commensali che provvedo ad intrattenere. Il pranzo. La pennichella. Fuori dal rifugio. Dieci minuti di cammino. Vicino alla chiesetta. Ci sdraiamo. Il sole. Che bello fare le lucertole! Che bello stare lì a crogiolarsi al sole. Non vorrei tornare giù. Osservo le persone. Tante. Davvero tante quelle che vengono sull'Antola. Ma il momento di tornare si avvicina. Guardo un'ultima volta l'Antola. Zaino in spalla. Si torna. Appena in tempo perchè la Iommi, a Novi, possa prendere il treno. Arriva in stazione e, contemporaneamente, giunge, miracolasamente in ritardo, anche il treno. Tutto calcolato: mi ero messo d'accordo con la ferrovia. "Noi siamo sull'Antola, mi raccomando, il treno deve arrivare alle 19.10." Detto, fatto. Preciso. La Iommi saluta con un sorriso di ringraziamento:dopo non avrebbe avuto più altri treni, per Alessandria, per chissà quanto.
Saluti.

Mauri da Novi ligure

lunedì, maggio 14, 2007

giro 5 torri

GIRO DELLE 5 TORRI – DOMENICA 13 MAGGIO

Ieri, 13 maggio, tutti a Monastero Bormida per partecipare al Giro delle 5 Torri, classica dell’escursionismo provinciale, organizzata dalla Sezione C.A.I. di Acqui Terme.
Il programma dell’escursione prevedeva (come consuetudine) 2 percorsi: il primo della lunghezza di 30 Km e dislivello totale di 1.100 m. che da Monastero Bormida, con un giro ad anello, attraversando le località di San Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Roccaverano, Torre di Vengore, riconduceva a Monastero Bomda, il secondo (più breve) 18 km e dislivello d 450 m in salita e 1.100 in discesa, partiva da San Giorgio Scarampi fino a terminare anch’esso a Monastero Bormida.
I nostri 40 partecipanti (il totale degli iscritti alla manifestazione era di 530) hanno optato per il percorso più breve che tutti hanno concluso nel migliore dei modi, percorrendo, per quasi tutta l’escursione, lo sparti acque che divide le colline dell’Acquese dalla Langhe Astigiane avendo, così, la possibilità di ammirare uno dei più bei panorami offerti dalle province di Alessandria ed Asti.
Quella delle 5 Torri è, a mio parere, una delle escursioni più indicate per tutti coloro che si avvicinano per la prima volta a quello stupendo sport che è l’escursionismo, in quanto, pur non presentando nessuna difficoltà a livello di percorso, per la sua lunghezza, permette a tutti di valutare il proprio grado di allenamento e la predisposizione alle lunghe camminate.
Da segnalare:
- La perfetta organizzazione che prevedeva, tra l’altro, punti ristoro (particolarmente apprezzati dai Signori Buzio e Boschi) dislocati su tutto il percorso e un ottimo pranzo finale a base di polenta, spezzatino, robiola e budino,
- I premio vinto dal CAIVAL come secondo gruppo partecipante (NadiaTrek ha la foto che immortala l’evento della premiazione)
- L’interessante incontro avuto durante il giro: un simpaticissimo signore che si è fatto premura di informare il sottoscritto circa il numero e le dimensioni dei calcoli recentemente estratti dalla sua cistifellea e questo non prima di aver espresso il suo giudizio sui glutei di NadiaTrek e della Dolce Angelina
- L’altrettanto interessante incontro con un Trekker cantante che ci ha deliziato con una canzone in dialetto genovese (rischiando l’asfissia in quanto la signora Nadia lo obbligava a cantare mantenendo un passo di circa 10 Km/h)

Questo è tutto …………..alla prossima

Piacealb


P:S: Super………rimettiti presto, le tue assenze si fanno sentire!!!!!!!!!!!!!!!

Cantiere in movimento

Si è conclusa nei giorni scorsi la prima edizione del Progetto “L’ETA’ CREATIVA” promosso dal Comune di Valenza ed indirizzato ai bambini provenienti da varie scuole della città, alle loro famiglie ed ai loro insegnanti con lo scopo di fare conoscere i diversi linguaggi della creatività infantile attraverso mostre, laboratori , conferenze e spettacoli.
Non è certo questa la sede per esprimere un giudizio sulla valenza e sulla originalità di un simile progetto, (di questo se ne sono occupati diffusamente gli organi d’informazione locali) quello che voglio qui sottolineare è il ruolo giocato anche in questa circostanza dalla nostra Sezione (per la verità mi risulta che sia stata richiesta, dalla Amministrazione Comunale, la collaborazione anche delle altre associazioni sportive valenzane le quali, peraltro, hanno dato forfait); per quasi 15 giorni (precisamente dal 27 aprile al 12 maggio) molti nostri soci sono stati costantemente impegnati ad accompagnare i bambini nelle varie attività previste dal Progetto: con passeggiate sul territorio di Valenza, con l’assistenza nei giochi e nelle altre attività didattiche previste all’interno della nostra sede (palestra d’arrampicata ecc. …) o, semplicemente, garantendo l’apertura del Palaguerci in occasione delle molte conferenze organizzate in più giorni nelle due settimane di durata della manifestazione
L’impegno profuso, in questa occasione, dai nostri soci, per un verso sottolinea l’attenzione sempre crescente del C.A.I. di Valenza verso il mondo giovanile: inteso come coinvolgimento dei ragazzi in tutto ciò che riguarda la montagna e le attività che in essa si possono svolgere e, più in generale, nella condivisione di valori come: l’amicizia, la solidarietà, lo spirito di gruppo e, spesso, anche di sacrificio, la voglia di conoscere e di far conoscere, che da sempre caratterizzano le linee guida dell’attività del C.A.I.; d’altro lato l’opera svolta in questa ed in altre occasioni, mette in risalto la disponibilità di molte persone (parecchie delle quali neppure appartenenti al Direttivo) a sacrificare parte del loro tempo (libero e non) per far si che l’Associazione accresca il proprio prestigio nel contesto sociale cittadino.
Concludo, non tanto per ringraziare (sarebbe superfluo) i vari Giovanni, Angela, Carlo, Claudia, Franco, Laura, Adriano, Triestina, Francesco, Miro ,Vincenzo, Erre, Stefano, Stefanina,Roberto, Fausto (non me ne vogliano coloro che ho dimenticato) ma per rimarcare il concetto che il C.A.I. è una associazione che si basa, come la maggior parte delle altre associazioni, sul volontariato e sulla disponibilità dei propri appartenenti, per questo motivo sarebbe importante, a mio avviso, che tutti i soci, che si sentono in qualche modo legati ed hanno particolarmente a cuore il futuro del C.A.I. di Valenza, mettessero a disposizione dell’Associazione le loro conoscenze, le loro competenze o, semplicemente, la loro voglia di fare, per dare stimolo e garantire continuità alla vita della Sezione e (mi sia concesso) anche (e specialmente) per gratitudine e per rispetto nei confronti di coloro che già si impegnano quotidianamente, per permetterci di avere, probabilmente, una delle più belle ed attive sezioni C.A.I. d’Italia.

Alberto Piacentini

lunedì, marzo 12, 2007

Ciaspolata Col della Croce

Dal Colle San Carlo, ha inizio l'escursione che i 21 partecipanti con alla guida Roberto, guida naturalistica della cooperativa Habitat di Aosta, hanno preso con buona lena.Dopo una breve sosta presso il lago Arpy coperto di abbondante neve,comincia la vera salita al colle,salita veramente impegnativa,ma appagante,dove lo spettacolo e' stato straordinario verso il massiccio del Monte Bianco.Il Colle Croce è uno splendido balcone che allarga ancora di più lo spettacolo sulle cime nord della Valle d'Aosta.

Purtroppo il vento gelido di tramontana ci obbliga a desistere da quello spettacolo e a scendere verso un lungo traverso molto esposto,dove una ragazza (ma non dei nostri) si è bloccata ed ha obbligato Roberto a scalinare tutto il pezzo con rallentamenti notevoli.

Tutto bene quel che finisce bene, e dopo aver attraversato altri pendiii molto ripidi( che qualcuno ha fatto con il sedere) siamo ritornati alle auto esausti ma felici di quell'esperienza.

Alla prossima ciaspolata

Il Segretario

lunedì, febbraio 19, 2007

trionfo pullman n°1

(Quant'è bella giovinezza)con la collaborazione di Lorenzo De'Medici

Quant'è bella giovinezza
che non fugge proprio via
chi vuol esser lieto sia
sul loggion non c'è tristezza!

Queste "ninfe" ed altre genti
sono allegre e allor via
chi vuol esser lieto sia
sul loggion non c'è tristezza!
Questi lieti "satiretti"
con le ninfe hanno cantato
le canzoni ed i versetti
e qualcuno ha anche stonato
or son tutti riscaldati ballan,
saltan e allor via
chi vuol esser lieto sia
sul loggion non c'è tristezza!

Pasquino