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domenica, luglio 24, 2011
mercoledì, luglio 13, 2011
VAL VENOSTA 1 - 6 luglio
Parco Nazionale dello Stelvio
Lunedì 4 luglio: eccoci, finalmente, alla grande novità di questa 6 giorni dolomitica: l’escursione in bicicletta da Malles a Merano (60 Km).
Di buon mattino ci ritroviamo alla stazione di Malles dove i “ciclisti” noleggiano le bici
ed i “turisti” si imbarcano sul trenino per raggiungere tutti quanti Merano.
Devo dire subito che se l’organizzazione escursionistica della Val Venosta è di tutto rilievo, non di meno lo è quella cicloturistica:
infatti lungo tutto il percorso della “grenway” che collega Malles a Merano è possibile trovare punti in cui si affittano biciclette oppure, in caso di guasto, si riparano o si sostituiscono, insomma un vero paradiso per gli amanti delle due ruote.
Una volta partiti dalla stazioncina di Malles in sella ai nostri mezzi meccanici, iniziamo a percorrere uno stupendo territorio tra meleti, castelli,
masi, antichi monasteri,
campanili aguzzi, sotto lo sguardo dell’Ortles e del Cevedale.
Dopo parecchie soste che ci permettono di riposare e di fotografare i suggestivi paesini che si susseguono lungo la pista ciclabile (considerata la più bella d’Europa) arriviamo al Km 20 e precisamente nel paese di Naturno ed è qui che Giovanni decide che è ora di fare sul serio
e di dare un ritmo più agonistico alla pedalata; salutato, quindi, il resto della compagnia, organizza una fuga di 5 concorrenti di 20 Km verso Merano.
Il primo a mettersi a tirare, nonostante il vento contrario, è il generoso (ma un po’ inesperto) Franco seguito a ruota dallo scaltro Giovanni il quale non accenna alla minima collaborazione, di rincalzo ci mettiamo Carla, Stefano ed il sottoscritto, all’inizio della tortuosa discesa che scende a Merano Giovanni rompe gli indugi e, senza tanti complimenti, sorpassa Franco iniziando una spericolata picchiata su Merano dandoci lezioni di autentico ciclismo.
Arrivati a Merano concludiamo la gita con un giro orientativo per questa bella città, dopodiché ci dirigiamo alla stazione per riconsegnare le bici e per ritrovarci con il gruppo dei “turisti” i quali hanno, nel frattempo, avuto modo: alcuni di visitare i giardini botanici di Castel Trauttmansdrf, alcuni di visitare il castello principesco, altri di salire al monte Benedettino con la seggiovia.
Il giorno successivo, martedì 5 luglio, il programma prevede l’escursione dal rifugio Forcola al Passo dello Stelvio. In auto raggiungiamo Trafoi (paese natale del noto campione di sci Gustavo Thoeni), in seggiovia saliamo al rifugio Forcola (2153 m.)
di qui, lungo uno stupendo e panoramico sentiero con vista su tutto il gruppo dell’Ortles, passando a fianco del lago d’Oro, raggiungiamo,
dopo circa 4 ore di cammino, il rifugio Garibaldi posto sulla omonima punta che sovrasta il Passo dello Stelvio. Dopo l’indispensabile foto di gruppo con tanto di tricolore per festeggiare il 150° dell’unità d’Italia,
ci concediamo un piatto a base di polenta taragna, uova e speck.
Placata la fame scendiamo al passo per salire sul bus che ci ricondurrà al parcheggio delle auto, lungo i tornanti dello Stelvio qualcuno di noi giura di aver visto, in alcuni punti dell’asfalto, le tracce di sudore lasciate dal nostro indomabile Segretario durante le sue numerose ascese in bicicletta………..!
Purtroppo a questa escursione
(forse la più bella dell’intera gita) non hanno partecipato in molti: un pò perché preoccupati dalle troppe “E” sfuggite dalla penna del compilatore del programma nel descriverne la difficoltà, un pò, come il nostro sorprendente Presidente, perché impegnati ad accudire i numerosi bambini presenti.
Mercoledì 6 luglio è il giorno della partenza: con un po’ di malinconia ci salutiamo con la promessa, però, di rivederci tutti, forse ancora più numerosi (i partecipanti sono stati 67) il prossimo anno su queste bellissime montagne.
Un sincero grazie e tantissimi complimenti agli organizzatori della gita: Giovanni e Stefano Sisto
Questo è tutto……..alla prossima
Piacealb
Parco Nazionale dello Stelvio
Lunedì 4 luglio: eccoci, finalmente, alla grande novità di questa 6 giorni dolomitica: l’escursione in bicicletta da Malles a Merano (60 Km).
Di buon mattino ci ritroviamo alla stazione di Malles dove i “ciclisti” noleggiano le bici
ed i “turisti” si imbarcano sul trenino per raggiungere tutti quanti Merano.
Devo dire subito che se l’organizzazione escursionistica della Val Venosta è di tutto rilievo, non di meno lo è quella cicloturistica:
infatti lungo tutto il percorso della “grenway” che collega Malles a Merano è possibile trovare punti in cui si affittano biciclette oppure, in caso di guasto, si riparano o si sostituiscono, insomma un vero paradiso per gli amanti delle due ruote.
Una volta partiti dalla stazioncina di Malles in sella ai nostri mezzi meccanici, iniziamo a percorrere uno stupendo territorio tra meleti, castelli,
masi, antichi monasteri,
campanili aguzzi, sotto lo sguardo dell’Ortles e del Cevedale.
Dopo parecchie soste che ci permettono di riposare e di fotografare i suggestivi paesini che si susseguono lungo la pista ciclabile (considerata la più bella d’Europa) arriviamo al Km 20 e precisamente nel paese di Naturno ed è qui che Giovanni decide che è ora di fare sul serio
e di dare un ritmo più agonistico alla pedalata; salutato, quindi, il resto della compagnia, organizza una fuga di 5 concorrenti di 20 Km verso Merano.
Il primo a mettersi a tirare, nonostante il vento contrario, è il generoso (ma un po’ inesperto) Franco seguito a ruota dallo scaltro Giovanni il quale non accenna alla minima collaborazione, di rincalzo ci mettiamo Carla, Stefano ed il sottoscritto, all’inizio della tortuosa discesa che scende a Merano Giovanni rompe gli indugi e, senza tanti complimenti, sorpassa Franco iniziando una spericolata picchiata su Merano dandoci lezioni di autentico ciclismo.
Arrivati a Merano concludiamo la gita con un giro orientativo per questa bella città, dopodiché ci dirigiamo alla stazione per riconsegnare le bici e per ritrovarci con il gruppo dei “turisti” i quali hanno, nel frattempo, avuto modo: alcuni di visitare i giardini botanici di Castel Trauttmansdrf, alcuni di visitare il castello principesco, altri di salire al monte Benedettino con la seggiovia.
Il giorno successivo, martedì 5 luglio, il programma prevede l’escursione dal rifugio Forcola al Passo dello Stelvio. In auto raggiungiamo Trafoi (paese natale del noto campione di sci Gustavo Thoeni), in seggiovia saliamo al rifugio Forcola (2153 m.)
di qui, lungo uno stupendo e panoramico sentiero con vista su tutto il gruppo dell’Ortles, passando a fianco del lago d’Oro, raggiungiamo,
dopo circa 4 ore di cammino, il rifugio Garibaldi posto sulla omonima punta che sovrasta il Passo dello Stelvio. Dopo l’indispensabile foto di gruppo con tanto di tricolore per festeggiare il 150° dell’unità d’Italia,
ci concediamo un piatto a base di polenta taragna, uova e speck.
Placata la fame scendiamo al passo per salire sul bus che ci ricondurrà al parcheggio delle auto, lungo i tornanti dello Stelvio qualcuno di noi giura di aver visto, in alcuni punti dell’asfalto, le tracce di sudore lasciate dal nostro indomabile Segretario durante le sue numerose ascese in bicicletta………..!
Purtroppo a questa escursione
(forse la più bella dell’intera gita) non hanno partecipato in molti: un pò perché preoccupati dalle troppe “E” sfuggite dalla penna del compilatore del programma nel descriverne la difficoltà, un pò, come il nostro sorprendente Presidente, perché impegnati ad accudire i numerosi bambini presenti.
Mercoledì 6 luglio è il giorno della partenza: con un po’ di malinconia ci salutiamo con la promessa, però, di rivederci tutti, forse ancora più numerosi (i partecipanti sono stati 67) il prossimo anno su queste bellissime montagne.
Un sincero grazie e tantissimi complimenti agli organizzatori della gita: Giovanni e Stefano Sisto
Questo è tutto……..alla prossima
Piacealb
martedì, luglio 12, 2011
IL PRESIDENTE ,IL SEGRETARIO E IL RESPONSABILE DELLA PALESTRA DI ARRAMPICATA STEFANO SISTO INSIEME ALLO SCRITTORE E FOTOGRAFO GIANNI BODINI,CHE CI HA GUIDATO ALLO STELVIO E AL RIFUGIO COSTON
Gianni Bodini, fotografo e autore di oltre 15 pubblicazioni, è considerato tra i più profondi conoscitori del paesaggio e della cultura della Val Venosta, dell’ambiente naturale dell’Adige e delle testimonianze culturali e storiche che, lungo il suo percorso, sono state lasciate nel tempo dalle popolazioni che popolano le sue rive.
Gianni Bodini oggi vive a Silandro.
Gianni Bodini oggi vive a Silandro.
VALL VENOSTA..
VAL VENOSTA
1-6 luglio 2011
Parco Nazionale dello Stelvio
e Parco Naturale di Tessa
Sono ormai più di 10 anni che il CAI di Valenza organizza gite di più giorni sulle Dolomiti e, avendo io partecipato alla maggior parte di queste gite, devo dire che in ognuna di esse ho sempre riscontrato motivi di interesse, così anche questo anno gli organizzatori hanno saputo introdurre piacevoli ed interessanti novità: ad iniziare dalla località scelta per trascorrere i 6 giorni di vacanza che è stata la Val Venosta e,
precisamente, il Parco Nazionale dello Stelvio con il suo paesaggio sicuramente molto diverso da quello fino ad ora incontrato nelle precedenti gite sulle Dolomiti ma, non per questo, meno bello ed interessante.
Dopo un tranquillo viaggio in auto raggiungiamo il bel paesino di Malles,
posto a 15 chilometri dal confine austriaco sulla strada che da Merano conduce al Passo di Resia, e base per le nostre escursioni; dopo il pranzo ci concediamo una rilassante passeggiata di circa 3 ore
per raggiungere il lago di Resia dalle acque del quale affiora il campanile della chiesa del vecchio paese ora interamente sommerso.
Alla sera, a cena, abbiamo il piacere di apprezzare l’ottima cucina proposta dallo chef dell’hotel che ci ospita.
Il giorno seguente, sabato 2 luglio, partiamo per la prima escursione in programma: l’anello sotto Ortles – Cevedale e Zebrù. Dal paese di Solda (1850 m.) prendiamo la funivia fino alla stazione intermedia (2172 m) e di qui imbocchiamo il sentiero che, in circa un’ora e trenta,
ci porta ad rifugio Coston (2661 m.) posto sotto il Gran Zebrù e punto più alto della nostra escursione.
Lasciamo il rifugio Coston e dopo circa un’ora di cammino ci troviamo sotto l’Ortles, proseguendo lungo il sentiero arriviamo al rifugio K2 dove sostiamo per il pranzo.
Dopo la più che meritata sosta scendiamo verso Solda e, passando sotto al rifugio Tabaretta (2558 m.), raggiungiamo le nostre auto.
L’escursione di domenica 3 luglio è dedicata alla salita al rifugio Pio XI lungo il sentiero didattico sul ghiacciaio Vallelunga: dal parcheggio di Melago una stradina pianeggiante ci porta alla Malga Melago (1970 m.) e di qui iniziamo a percorrere il sentiero didattico dove, grazie ai numerosi cartelli informativi presenti su tutto il percorso, apprendiamo con stupore (e anche con un po’ di sgomento) che nel 1830 il ghiacciaio arrivava fino al punto in cui ci troviamo.
Continuando lungo la faticosa morena giungiamo ai piedi della Vedretta di Vallelunga dove si apre uno stupendo panorama verso le seraccate del ghiacciaio del Gepatschferner, la cima di Vallelunga e gli irti pendii della Palla Bianca e del Barba d’Orso. Dopo ancora circa un’ora di cammino raggiungiamo finalmente il rifugio Pio XI (2542 m.).
Dopo la pausa pranzo scendiamo verso la Malga Melago lungo un sentiero decisamente meno faticoso di quello dell’andata.
Continua…..
1-6 luglio 2011
Parco Nazionale dello Stelvio
e Parco Naturale di Tessa
Sono ormai più di 10 anni che il CAI di Valenza organizza gite di più giorni sulle Dolomiti e, avendo io partecipato alla maggior parte di queste gite, devo dire che in ognuna di esse ho sempre riscontrato motivi di interesse, così anche questo anno gli organizzatori hanno saputo introdurre piacevoli ed interessanti novità: ad iniziare dalla località scelta per trascorrere i 6 giorni di vacanza che è stata la Val Venosta e,
precisamente, il Parco Nazionale dello Stelvio con il suo paesaggio sicuramente molto diverso da quello fino ad ora incontrato nelle precedenti gite sulle Dolomiti ma, non per questo, meno bello ed interessante.
Dopo un tranquillo viaggio in auto raggiungiamo il bel paesino di Malles,
posto a 15 chilometri dal confine austriaco sulla strada che da Merano conduce al Passo di Resia, e base per le nostre escursioni; dopo il pranzo ci concediamo una rilassante passeggiata di circa 3 ore
per raggiungere il lago di Resia dalle acque del quale affiora il campanile della chiesa del vecchio paese ora interamente sommerso.
Alla sera, a cena, abbiamo il piacere di apprezzare l’ottima cucina proposta dallo chef dell’hotel che ci ospita.
Il giorno seguente, sabato 2 luglio, partiamo per la prima escursione in programma: l’anello sotto Ortles – Cevedale e Zebrù. Dal paese di Solda (1850 m.) prendiamo la funivia fino alla stazione intermedia (2172 m) e di qui imbocchiamo il sentiero che, in circa un’ora e trenta,
ci porta ad rifugio Coston (2661 m.) posto sotto il Gran Zebrù e punto più alto della nostra escursione.
Lasciamo il rifugio Coston e dopo circa un’ora di cammino ci troviamo sotto l’Ortles, proseguendo lungo il sentiero arriviamo al rifugio K2 dove sostiamo per il pranzo.
Dopo la più che meritata sosta scendiamo verso Solda e, passando sotto al rifugio Tabaretta (2558 m.), raggiungiamo le nostre auto.
L’escursione di domenica 3 luglio è dedicata alla salita al rifugio Pio XI lungo il sentiero didattico sul ghiacciaio Vallelunga: dal parcheggio di Melago una stradina pianeggiante ci porta alla Malga Melago (1970 m.) e di qui iniziamo a percorrere il sentiero didattico dove, grazie ai numerosi cartelli informativi presenti su tutto il percorso, apprendiamo con stupore (e anche con un po’ di sgomento) che nel 1830 il ghiacciaio arrivava fino al punto in cui ci troviamo.
Continuando lungo la faticosa morena giungiamo ai piedi della Vedretta di Vallelunga dove si apre uno stupendo panorama verso le seraccate del ghiacciaio del Gepatschferner, la cima di Vallelunga e gli irti pendii della Palla Bianca e del Barba d’Orso. Dopo ancora circa un’ora di cammino raggiungiamo finalmente il rifugio Pio XI (2542 m.).
Dopo la pausa pranzo scendiamo verso la Malga Melago lungo un sentiero decisamente meno faticoso di quello dell’andata.
Continua…..
venerdì, luglio 08, 2011
mercoledì, luglio 06, 2011
VAL VENOSTA
Salita al Rifugio Pio XI -mt. 2542 - Sentiero didattico sul ghiacciaio Vallelunga
Dal Rifugio Forcola al Passo dello Stelvio
IN BICI DA MALLES A MERANO : KM.60 DI PISTA CICLABILE
sabato, marzo 05, 2011
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