GORGES DU VERDON
29 aprile – 3 maggio
Domenica 1 maggio appuntamento con il Sentiero dell’Imbuto ed il sentiero Vidal sicuramente il percorso più bello del Canyon e che, a mio modesto parere, tutti gli amanti del trekking dovrebbero percorrere almeno una volta nella vita.
Partendo da Chalet De La Maline (la stessa località del giorno precedente) scendiamo per lo stesso sentiero e arrivati al livello del fiume svoltiamo a destra (il sabato avevamo svoltato a sinistra)
ed iniziamo a percorrere splendidi boschi di bossi, faggi e tassi per poi risalire lungo tratti spesso scavati nella roccia e decisamente esposti ma, comunque, resi sicuri da cavi d’acciaio. Il paesaggio che incontriamo è veramente impressionante con il Styx il “piccolo canyon nel fondo del canyon” e le sue marmitte impressionanti.
Dopo il pranzo le nostre guide ci conducono nel punto chiamato “l’Imbuto” dove il Verdon scompare per poi ricomparire dopo circa 150 metri di galleria.
Dopo una più che doverosa sosta per ammirare questo straordinario spettacolo della natura riprendiamo il nostro cammino per terminare tranquillamente (si spera) la nostra escursione ma qui ecco la sorpresa: ad un certo punto si presenta ai nostri stanchi occhi la seguente immagine: una parete alta poco meno di 200 metri e verticale, che più verticale non si può,
percorsa unicamente da un corrimano; a questo punto anche il nostro flemmatico Segretario ha un attimo di smarrimento e chiede al buon Joulien: “ma siamo in grado di passare tutti da lì?” l’angelica risposta è: “il n’y a pas de problem!”. Sollevati (ma non troppo) dalle rassicurazioni del nostro angelo custode ci avviciniamo pian piano alla parete e, finalmente, ci rendiamo conto che effettivamente un sentiero c’è anche se dal basso non era visibile.
Ritrovato il nostro abituale spirito di intrepidi alpinisti iniziamo a percorrere la cengia e finalmente arriviamo in cima, cima si fa per dire in quanto subito dopo il percorso attrezzato ci aspetta una veramente poco invitante salita in mezzo al bosco che contribuisce a disperdere quel poco di energia che abbiamo ancora nelle gambe.
Terminata anche questa asperità, manco a dirlo, ci troviamo ancora di fronte ad una serie di roccette munite di cavo metallico superate le quali possiamo finalmente dire: “anche questa è fatta….!”
La serata è dedicata alle danze allietate delle superbe voci del duo canoro “Bruna & Ettore” con il nostro Presidente a volteggiare leggiadro in mezzo alla sala accompagnando nei balli tutte le dame presenti
Il programma della nostra gita prevedeva per lunedì 2 maggio l’Anello Bastidon ma, su suggerimento delle guide preoccupate per le incerte previsioni meteo (preoccupazioni poi rivelatesi fortunatamente infondate), optiamo per l’escursione prevista per il giorno seguente e cioè il Sentiero dei Pescatori.
Partiamo, quindi, dal Col de Olivier dove si domina il magnifico canyon del torrente Verdon e dove il corso d’acqua ha scolpito per milioni di anni la roccia calcarea fino a creare un canyon con pareti alte diverse centinaia di metri con colori che variano da rosso al grigio.
All’inizio il percorso non è ossessivamente ripido ma lo diventa dopo qualche decina di minuti, proseguiamo per il sentiero fino ad arrivare al piano del torrente dove si trovano delle deliziose spiaggette che invitano alla sosta per immergere i nostri piedi affaticati nelle limpide acque del Verdon.
Riprendiamo il cammino e dopo poco iniziamo a risalire in mezzo al fitto bosco ed alle rocce, per ritrovarci, dopo poco più di mezzora nel piazzale da dove siamo partiti e dove ci attende il pullman per il rientro in hotel.
Durante il viaggio di ritorno quelli di noi che non ne hanno ancora abbastanza di fatica decidono di farsi scaricare nei pressi di un noleggiatore di pedalò per godersi una sana pedalata nel lago e lungo il torrente.
Continua…..
29 aprile – 3 maggio
Domenica 1 maggio appuntamento con il Sentiero dell’Imbuto ed il sentiero Vidal sicuramente il percorso più bello del Canyon e che, a mio modesto parere, tutti gli amanti del trekking dovrebbero percorrere almeno una volta nella vita.
Partendo da Chalet De La Maline (la stessa località del giorno precedente) scendiamo per lo stesso sentiero e arrivati al livello del fiume svoltiamo a destra (il sabato avevamo svoltato a sinistra)
ed iniziamo a percorrere splendidi boschi di bossi, faggi e tassi per poi risalire lungo tratti spesso scavati nella roccia e decisamente esposti ma, comunque, resi sicuri da cavi d’acciaio. Il paesaggio che incontriamo è veramente impressionante con il Styx il “piccolo canyon nel fondo del canyon” e le sue marmitte impressionanti.
Dopo il pranzo le nostre guide ci conducono nel punto chiamato “l’Imbuto” dove il Verdon scompare per poi ricomparire dopo circa 150 metri di galleria.
Dopo una più che doverosa sosta per ammirare questo straordinario spettacolo della natura riprendiamo il nostro cammino per terminare tranquillamente (si spera) la nostra escursione ma qui ecco la sorpresa: ad un certo punto si presenta ai nostri stanchi occhi la seguente immagine: una parete alta poco meno di 200 metri e verticale, che più verticale non si può,
percorsa unicamente da un corrimano; a questo punto anche il nostro flemmatico Segretario ha un attimo di smarrimento e chiede al buon Joulien: “ma siamo in grado di passare tutti da lì?” l’angelica risposta è: “il n’y a pas de problem!”. Sollevati (ma non troppo) dalle rassicurazioni del nostro angelo custode ci avviciniamo pian piano alla parete e, finalmente, ci rendiamo conto che effettivamente un sentiero c’è anche se dal basso non era visibile.
Ritrovato il nostro abituale spirito di intrepidi alpinisti iniziamo a percorrere la cengia e finalmente arriviamo in cima, cima si fa per dire in quanto subito dopo il percorso attrezzato ci aspetta una veramente poco invitante salita in mezzo al bosco che contribuisce a disperdere quel poco di energia che abbiamo ancora nelle gambe.
Terminata anche questa asperità, manco a dirlo, ci troviamo ancora di fronte ad una serie di roccette munite di cavo metallico superate le quali possiamo finalmente dire: “anche questa è fatta….!”
La serata è dedicata alle danze allietate delle superbe voci del duo canoro “Bruna & Ettore” con il nostro Presidente a volteggiare leggiadro in mezzo alla sala accompagnando nei balli tutte le dame presenti
Il programma della nostra gita prevedeva per lunedì 2 maggio l’Anello Bastidon ma, su suggerimento delle guide preoccupate per le incerte previsioni meteo (preoccupazioni poi rivelatesi fortunatamente infondate), optiamo per l’escursione prevista per il giorno seguente e cioè il Sentiero dei Pescatori.
Partiamo, quindi, dal Col de Olivier dove si domina il magnifico canyon del torrente Verdon e dove il corso d’acqua ha scolpito per milioni di anni la roccia calcarea fino a creare un canyon con pareti alte diverse centinaia di metri con colori che variano da rosso al grigio.
All’inizio il percorso non è ossessivamente ripido ma lo diventa dopo qualche decina di minuti, proseguiamo per il sentiero fino ad arrivare al piano del torrente dove si trovano delle deliziose spiaggette che invitano alla sosta per immergere i nostri piedi affaticati nelle limpide acque del Verdon.
Riprendiamo il cammino e dopo poco iniziamo a risalire in mezzo al fitto bosco ed alle rocce, per ritrovarci, dopo poco più di mezzora nel piazzale da dove siamo partiti e dove ci attende il pullman per il rientro in hotel.
Durante il viaggio di ritorno quelli di noi che non ne hanno ancora abbastanza di fatica decidono di farsi scaricare nei pressi di un noleggiatore di pedalò per godersi una sana pedalata nel lago e lungo il torrente.
Continua…..
Nessun commento:
Posta un commento
il blog è aperto a tutti, si prega di non fare commenti che possono offendere le persone,commenti di dubbiia provenienza ; un comportamento moderato è sinonimo di intelligenza e rispetto