BONASSOLA
- Scendendo dal Salto della Lepre, giunti ad un bivio, un gruppo di intrepidi camminatori del Cai di Valenza chiede, arditamente, ad una coppia di giovani tedeschi quale fosse la strada giusta. Quelli, un poco stupiti, armeggiando una cartina: "A sinistra". Almeno quella fu la traduzione dei nostri che, Maurizio e Stefano in testa, si dirigono a sondare la fattibilità del sentiero. Maurizio annuisce, dice che sì, quello poteva benissimo essere il sentiero. Un sentiero che da quel momento assunse il nome di chi l'aveva scoperto, "sentiero Priano".
I nostri, intrepidi, tosto seguiti dai tedeschi, cominciano ad avanzare nel sentiero ma....che sentiero era mai questo? Un intrico di rovi, di spine, quasi ci sarebbe voluto un macete. Un ramo per terra. Lo scavalchiamo. La coppia di tedeschi davanti dice che è impossibile proseguire, ad un certo punto. Si torna indietro, si riscavalca il ramo, si prosegue diritti. Spine. Arbusti. Ad un certo punto il latrare di un cane. Nemmeno lontano. "Se c'è un cane, siamo vicini a delle case", il pensiero di Maurizio. I nostri eroi raddoppiano le forze, si fanno strada, cercando di evitare le spine. Alcune figure si stagliano non lontano, sono su di un sentiero.
Ma...come hanno fatto a raggiungerlo? Ci si trova in difficoltà. Quale percorso fare? C'è un avallamento del terreno di circa un metro. Il tedesco, senza pensarci un attimo, si aggrappa a degli arbusti, a dei pinini, si issa. Tende la mano. Ci trascina letteralmente, di peso, oltre l'ostacolo. Lo guardo. "Grazie". Una stretta di mano. Un sorriso. "Ma guarda un pò se dovevo proprio ringraziare un tedesco" Due minuti e siamo a Bonassola. Gli altri, tutti gli altri, erano sulla passeggiata a guardare il mare. C'erano tutti. Avventure a Bonassola. Un pizzico di sale su di una bellissima giornata, un uscire dagli schemi rigidamente preordinati di tante camminate del C.A.I. Ma, in fondo, uscire dagli schemi, andare all'avventura, qualche volta può essere anche bello. La camminata Deiva Marina- Bonassola con proseguimento deciso pochi giorni prima fino a Levanto era organizzata dal Cai di Valenza. Discreto numero di partecipanti. Si arriva a Deiva Marina, con il pullman, pochi minuti prima delle dieci.
Lì, da tempo, sta aspettando il loro arrivo un omino che cercava nervosamente di fare passare il tempo dell'attesa camminando in su ed in giù. Ohibo, e chi è l'omino? Ma...è Maurizio..è il nostro iscritto di Novi Ligure. E da dove è spuntato? Mistero. Presto svelato: aveva preso il Livorno delle 6.44 da Novi. Fa freddo. Tirano folate di vento. Maurizio è vestito con un pile pesante, giacca a vento e addirittura guanti. IIl nostro OmoDeus chiede lumi sul percorso. Ci si inerpica per un'erta salita. Trecento metri di dislivello, probabilmente. Si suda, alfine. Il paesaggio è bellissimo. Ci sono scorci stupendi, mozzafiato.
Ogni istante bisognerebbe fermarsi, scattare una fotografia. Ecco il paese di Deiva Marina sotto di noi. Ecco il promontorio di Punta Manara, a Sestri Levante, quello di Portofino. Lo sguardo spazia. E' una bellissima giornata. Il sole ci scalda, il vento non si sente quasi più, l'allegria regna sovrana. Ecco Angela, questa volta senza nonno Monty. Dove lo ha lasciato? Ecco Hermes. Ecco la coppia del caravan, dal mezzo che sono soliti usare per le loro vacanze. Ecco l'albanese, Damiano (correggi il nome se è sbagliato).
Mi parla di filosofia. Comincia anche un discorso sulla politica. OmoDeus filma. Sole. Mare. Framura. Bellissima. Bellissimo tutto. Framura è incantevole. I suoi angoli pittoreschi, le sue casette. Meno belle le indicazioni. Una dice: "Bonassola" e la freccia indica diritti. "Stazione", a destra. Al che Maurizio ed il Super Segre, correttamente, pensano di andare diritti, salvo trovarsi, pochi metri dopo, in una strada senza uscita. Si chiede alle persone che si incrocia per strada il sentiero per Bonassola. Si esce per una volta dagli schemi. Andiamo alla scoperta del sentiero. La spiaggia dei Pidocchi, ci dice una, dovete arrivare alla spiaggia dei Pidocchi. Si scende verso la stazione, ecco la spiaggia. A destra od a sinistra? A destra si scende, a sinistra si sale. Una donna afferma: "Ho chiesto e la persona mi ha detto che bisogna scendere verso la spiaggia." La tesi viene scartata.
Se tanto si deve salire....E l'intuizione viene premiata, poco dopo si imbocca il tanto atteso e ricercato sentiero. E' ormai quasi la mezza, il desiderio di calorie, di mangiare qualcosa, comincia a farsi pressante. OmoDeus trova un bellissimo angolino, vista sul mare, splendido. Stefano e qualcun altro dicono che vorrebbe camminare fino al Salto della Lepre, prima di fermarsi a mangiare. Pensando alla salita da fare. Il gruppo si divide. La salita è dura. Si forma un drappello tirato da Piscitello. Qualcuno gli chiede se il mattino si era per caso dopato. Rossana domanda se fosse eventualmente di gradimento, alla prossima escursione, un bunet da lei preparato. La risposta non si fa attendere. E' un si Stefano comincia a pregustare il suo tiramisu. "L'ha preparato mia madre", rivela. Al che pensi che la nota Erre, oltre che curatrice del blog di Valenza, sia anche una discreta cuoca, almeno per i dolci.
Si cammina.
Si cammina?
Veramente Rossana fa notare l'andatura, assai veloce, in salita, adottata dal drappello. Piscitiello, Maurizio, Stefano, Ermes, Rossana, alcuni altri. Un ultimo strappo. La veduta è bella, sul mare, non splendida come quella che vedremo poco dopo, al Salto della Lepre. Si mangia. C'è una reduce dalla Sardegna che offre il salame. Stefano, invece.. Stefano tira fuori un'arbanella piena di tiramisu. Lo guardiamo. Ma se lo mangia tutto? Se lo mangia tutto. Senza proferire una parola.
Finito il pranzo andiamo al Salto della Lepre, cinque minuti di sentiero dopo. E' bellissimo.Una terrazza sul mare. Una bellezza. Una di quelle cose che valgono la pena di essersi alzati alla mattina presto. Si parte per Bonassola. Il gruppo è sgranato. Ci si chiede dove sarà il primo gruppetto, quello di Omodeo. Si arriva alla carrozzabile e lì, comincia l'avventura. Avventura a Bonassola. Qui giunti, mentre un gruppo capitanato dal Super-Segre, prosegue per Levanto, un altro decide di fermarsi e di godere, dopo tante fatiche, del tepore del sole, delle bellezza della spiaggia. Qualche ardito fa anche il bagno.Bambini giocano. Una giovane donna legge un libro. Alcune coppiette. Il sole. Il mare. La spiaggia.
Non fa punto freddo. Si sta d'incanto. Troppo bello. Ci si rilassa. Si dimentica tutto. Pensieri. Preoccupazioni. Le onde del mare fanno da bellissima colonna sonora. Ci abbandoniamo al suo rumore. Ma non troppo. Bisogna prendere il treno per Levanto, raggiungere gli altri, tornare a casa. Tornare a casa.
Torneremo volentieri in Liguria fra due settimane. In programma, il 4 novembre, è infatti l'escursione al Giogo di Toirano-Monte Carmo.
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