mercoledì, ottobre 05, 2011

MAGICO ABRUZZO

Settembre è ora di partire. Il nostro viaggio di fine estate ci porta quest’anno in Abruzzo: terra di aspre montagne, fitte foreste, sorgenti purissime, antichi borghi, sterminati pascoli e grandi silenzi.
Si parte domenica 18 con le nostre gentili accompagnatrici della STAT Alessandra e Silvia con due  pullman condotti da Ettore e Giuseppe , nostri abituali autisti,sempre sicuri
 e disponibili a levatacciee lunghi  trasferimenti-
 Siamo ottanta soci tra le sezioni di Valenza, Casale, Ovada e Acqui Terme.
Tempo soleggiato, soste culturali a San Marino, dal particolare fascino, e a Loreto con visita
alla Basilica della Santa Casa, dedicata alla Vergine, per arrivare nel tardo pomeriggio nel pregevole hotel Bellavista di Roseto degli Abruzzi che sarà la nostra base logistica e ci
accogliera' ogni sera con ottime cene a buffet e piacevoli serate musicali. Sul pullman
facciamo una prima indagine per sapere chi farà l’escursionista e chi il turista: la proporzione sarà mediamente circa 30 e 50 con qualche interscambio
 Per la cena saranno nostri ospiti alcuni amici del CAI di Teramo
che con grande entusiasmo e professionalità ci accompagneranno alla scoperta del territorio.
Dato che per il lunedì il tempo volge al brutto concordiamo di posticipare la salita al Corno Grande per il
fine settimana anticipando il trekking urbano a Roma per gli escursionisti mentre i turisti visiteranno
con guida L’Aquila ed il lago di Campotosto. Saggia decisione: infatti nella notte sul Gran
Sasso cade la neve. Lunedì: si parte con un tempo pessimo che però migliora verso la
Capitale tanto da farci trascorrere una bellissima giornata alla scoperta di una Roma insolita
con un inaspettata guida locale , Claudio cugino di Sisto, che con grande passione ci descrive i luoghi visitati attraverso aneddoti e richiami storici. Il sacchetto pranzo viene
consumato sugli scalini della fontana di piazzaS.Maria in Trastevere davanti ai magnifici mosaici della facciata.
Anticipando un po’ il rientro cifermiamo alla Basilica di S.Maria di Collemaggio dell’Aquila
dove un improvviso raggio del soleche tramonta accende di splendenti colori i ricami della
facciata; all’interno lo spettacolo stringe il cuore. Ripartiamo per Roseto con squarci di sereno che ci presentano il massiccio del Gran Sasso in
veste invernale. I turisti hanno visitato con le guide la parte accessibile dell’Aquila ed il
lago diCampotosto. Alla sera sono turbati e silenziosi. Martedì: si va comunque in montagna sui Monti
della Laga sfidando il tempo minaccioso. Gli amici Luciano, Pino e Luca, che carichiamo a Teramo, ci guideranno partendo da Cesacastina tra ampi pascoli e secolari faggete verso un bellissimo anfiteatro detto delle cento fontane dove nascono tutti i rivoli che creano i caratteristici
scivoli. Il tempo tiene fino alla sosta pranzo poi la pioggia ci accompagnerà fino al paese.
Qui altriamici ci accolgono con un fumante piatto di penne all’arrabbiata in attesa del gruppo di turisti che
ci raggiungerà, dopo aver visitato i borghi incantati di Campo Imperatore, per la mitica
“capra alla callara”, tipico piatto locale dagli intensi profumi di tradizione pastorale, offerto dalla sezione di
Teramo. Per gli onori di casa saranno presenti anche il presidente Luigi De Angelis con
alcuni consiglieri. Alla sera in hotel non si fa molto onore alla cena. Mercoledì: il tempo migliora decisamente sul versante aquilano e l’amico Filippo ci consiglia la magnifica salita al M. Camicia.
Si parte da Fonte Vetica: sono 930 m. di dislivello senza un attimo di respiro con balconate panoramiche sui pascoli di Campo Imperatore e la verticale parete nord di questa montagna
che ricorda molto l’ambiente dolomitico. In vetta panorama grandioso fino all’orizzonte
con in primo piano il Gran Sasso che ci sfida nella sua selvaggia bellezza. Prima di tornare breve sosta in un
allevamento-macelleria con barbecue per assaggiare i famosi “arrosticini”consigliato dai soliti quattro o cinque che, con la scusa di tenere compagnia a Ettore, avevano preferito una bella grigliata alla faticosa salita. In hotel ricongiungimento con gli amici turisti molto
soddisfatti del tour romano. Giovedì: tutti alle Tremiti con veloce motonave da Termoli.
Gli escursionisti vannoalla scoperta dell’isola di S.Domino percorrendo ombrosi sentieri fra i pini di Aleppo alla ricerca
delle calette più suggestive per un piacevole bagno. Durante la pausa pranzo alla Cala delle
Violeinaspettato incontro con il gruppo dei turisti che dopo la visita dell’isola di S.Nicola si
godono dallabarca le grotte e le frastagliate scogliere di S.Domino. Rientro veloce in hotel perché alla sera abbiamo nostro ospite il presidente della sezione dell’Aquila Bruno Marconi con Signora. Durante la cena ci ricorda la tragedia del terremoto che ha reso inagibile la bella sede sociale situata in un
antico palazzo del centro storico e le difficoltà per mantenere in vita l’attività dalla
provvisoria sistemazione in un container di un supermercato. Ci ha fatto omaggio di alcune interessanti pubblicazioni sulla storia del CAI aquilano ed alla consegna della nostra targa
commemorativa dell’incontro con il motto “uniti dall’amore per le nostre montagne” ha ringraziato commosso perché non abbiamo dimenticato la sezione e la città. Venerdì: solita levataccia, ormai siamo abituati. Carichiamo gli amici Filippo, Ilaria e Gennaro al casello dell’autostrada e saliamo a Campo Imperatore con l’aspro massiccio del Corno Grande illuminato dal sole. Alcuni guardano perplessi e preferiscono la più facile salita al M.Aquila per poi tenere compagnia a Ettore davanti alla solita
grigliata di Fonte Vetica. Altri titubanti riusciamo a convincerli ed iniziamo la salita con passo adeguato in considerazione che il dislivello è poco più di 800 m. ma il percorso è sul lungo con alcuni falsopiani. Durante il percorso ci supera di corsa il figlio di Filippo, guida alpina, che va ad arrampicare su uno spigolo del Corno. Alla Sella del Brecciaio si presentano a noi il Corno Piccolo con i suoi irti pinnacoli ed il paretone tormentato del Corno Grande, con chiazze di neve, che dobbiamo salire. Non è una salita banale ma gli accompagnatori rinfrancano gli indecisi. In cinque optiamo per la via delle creste: fantastica salita aerea con alcuni passaggi alpinistici. Ci incontrere-mo in vetta. Fa freddo, le nuvole hanno il sopravvento, qualcuno sotto l’occhio vigile di Giovanni Sisto inizia la discesa che si presenta molto insidiosa per le rocce umide e la neve marcia mista a pietrisco. Comunque tutti arriviamo alla Conca degli Invalidi dove ricompattiamo e sostiamo per un breve spuntino. Il cielo si riapre e ci gratifica ancora di splendide visioni, chi aveva perplessità è felice come un bambino. Si scende rapidamente perché arrivano nuvoloni neri che scaricheranno su di noi un violento ma fortunatamente breve acquazzone quando siamo quasi arrivati al pullman. Lungo il fianco ripido della montagna il sentiero, per effetto dei nostri indumenti da pioggia dalle tinte sgargianti, diventa un vivace serpente colorato. Torniamo in hotel prima dei nostri turisti che, dopo la mattinata in spiaggia ed il pranzo in ristorante, hanno visitato la bellissima città di Ascoli Piceno con passeggiata finale a S.Benedetto del Tronto. Ci prepariamo per la cena di ringraziamen-
to con ospiti i nostri accompagnatori, il Presidente della sezione di Teramo,il
Vicepresidente, alcuni consiglieri tra cui la dolce Ilaria che è stata la nostra consulente per la stesura del programma. Ottima cena tipica abruzzese, eccellenti vini, signore eleganti, bella serata! Dopo l’omaggio alle gentili ospiti della caratteristica stella alpina, opera del nostro maestro orafo il Vicepresidente Omodeo, la serata prosegue con saluti e ringraziamenti di rito e lo scambio di doni: la nostra targa commemorativa dell’evento contraccambiata da un artistico piatto in ceramica di Castelli dipinto a mano dedicato alla nostra sezione e pubblicazioni varie edite dai due sodalizi. Inizia poi la serata musicale con il nostro Ettore in gran forma accompagnato in duetto dalla simpatica moglie di Filippo. Si sta bene insieme, la serata prosegue in allegria, Claudio Rava e Bruno Cerchi immorta-
lano a tutto spiano. Intanto i camerieri incominciano a ritirare le sedie, capiamo il messaggio, anco-ra qualche chiacchera sulla passeggiata, gli ultimi saluti e a dormire.
Sabato: mattinata libera, tempo splendido. Chi va in spiaggia, chi in bici, Giuseppe porta un gruppo con il pullman in una azienda agricola dove è conservata la più grossa botte d’Europa, mille ettolitri, con possibilità di acquistare prodotti tipici. Ottimo pranzo in hotel e si torna. Rimandiamo i saluti con la promessa di ritrovarci presto all’ultima sosta in autogrill. Poi mentre i pullman corrono veloci verso casa ripensiamo alla nostra intensa vacanza: abbiamo scoperto e vissuto una terra bellissima che ci ha donato colori, profumi, amicizie nuove e ritrovate, sensazioni, emozioni ….. è stato proprio un magico Abruzzo.


Enea Robotti CAI Valenza

1 commento:

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