Dopo una settimana trascorsa a consultare i vari siti web che pubblicano i bollettini meteo decidiamo che si: domenica si può organizzare la gita nella valle di Cogne, gita, peraltro, già in programma (ma poi annullata a causa, appunto delle avverse condizioni del tempo) per domenica 17 luglio.
Correggiamo, quindi, in tutta fretta le locandine e gli articoli sui giornali che pubblicizzano la gita e appendiamo in sede l’elenco delle prenotazioni, sperando in una sufficiente partecipazione e, devo dire, che le nostre speranze sono più che soddisfatte in quanto all’appuntamento di Valenza, Alessandria e Casale si presentano ben 52 escursionisti.
Dopo un piacevole viaggio in pullman, durante in quale abbiamo modo di ascoltare (ovviamente in religioso silenzio) l’elenco degli appuntamenti della settimana fornitoci dal Presidente, arriviamo a Lillaz, sede di partenza ed arrivo dell’escursione, dove il gruppo dei partecipanti si divide: mentre i più seguono Giovanni Sisto per effettuare il giro più lungo,
un gruppetto di scalpitanti signore si fa guidare da Giovanni Omodeo in una più semplice, ma non per questo meno piacevole, passeggiata.
Superato l’abitato di Lillaz ci dirigiamo verso le omonime cascate prima di raggiungere le quali deviamo a destra ed iniziamo una salita piuttosto ripida fatta,
spesso, di alti ed irregolari gradini, che ci conduce al bel vallone che fa da cornice all’Alpe Loie da dove si può godere di una magnifica vista sul massiccio del Monte Bianco, sulla Grivola e su altre cime di cui purtroppo un conosco il nome.
Dopo un lungo tratto quasi pianeggiante riprendiamo a salire fino a raggiungere la terrazza che sovrasta il Lago di Loie, di qui, dopo poco più di mezz’ora di saliscendi, raggiungiamo un secondo laghetto (asciutto) dove sostiamo per il pranzo.
Terminata la pausa pranzo iniziamo a scendere verso il verdissimo vallone di Bardoney,
giunti quasi alle porte di Lillaz facciamo una breve digressione rispetto al percorso originario per andare ad ammirare il fantastico spettacolo offerto dalle cascate, dopodiché, più che soddisfatti della bellissima gita, raggiungiamo il pullman per il rientro a casa.
Durante il viaggio di ritorno, mentre il Presidente ed io diventiamo involontari testimoni della probabile nascita di una intensa storia d’amore, nelle retrovie Vicenzo, Giuseppe ed Enea danno vita ad un interessantissimo dibattito avente per oggetto “il modo migliore per preparare gli spaghetti” fatto di argute argomentazioni sul diametro che devono avere i cubetti di pomodoro oppure sull’opportunità di aggiungere alla fine una spolverata di ricotta salata dubbio, quest’ultimo, rimasto irrisolto.
Questo è tutto………..alla prossima
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