lunedì, aprile 11, 2011


ALPE OMPIO – MONTE FAIE’
(Domenica 10 marzo)

Dopo diverse settimane di forzata inattività a causa delle avverse condizioni meteo (a parte la parentesi della scorsa settimana nella quale si sono svolte le due escursioni: una in MTB sulle nostre colline e l’altra lungo la Via Francigena in territorio pavese) eccoci finalmente nuovamente a sgambettare sugli italici monti.



La meta scelta per l’escursione di domenica 10 marzo è stata la zona del Lago Maggiore e precisamente il Parco Naturale della Val Grande con partenza da Rovegno ed arrivo a Mergozzo.



La primavera, si sa, regala tantissime cose piacevoli come il rifiorire dei prati, il ritorno delle rondini, la fioritura dei ciliegi, ecc. …, a noi ha regalato anche una bellissima e calda giornata di sole ed il grande piacere rivedere la solare Carla ed il meno solare Franco, ormai passati alle cronache come Carlà e Frankozy ossia “la copia più bella del mondo”.

Dopo le solite formalità relative all’imbarco dei partecipanti sul pullman, partiamo alla volta del Lago Maggiore dove raggiungiamo il paesino di Rovegno base di partenza della nostra escursione.



Dopo un discretamente lungo tratto di strada asfaltata imbocchiamo, finalmente, il sentiero che, in leggera ma costante salita, ci conduce sull’Alpe Ompio dove sorge l’omonimo rifugio e dove il gruppo dei 51 partecipanti si divide: alcuni, guidati da Ermes, decidono di raggiungere Mergozzo aggirando il monte Faiè, gli altri, capitanati da Giovanni (Sisto) decidono, invece, che i 600 m. di dislivello fino a qui fatti non sono sufficienti e optano per gli ulteriori 400 m. che portano alla cima del monte.

La salita che conduce al monte Faiè è di tutto rispetto ma, devo dire, che la fatica è in parte compensata dall’impareggiabile panorama che si offre ai nostri occhi con la vista, in basso, dei laghi di Mergozzo, Maggiore, d’Orta e di Varese, ed in alto dei monti Orfano, Mottarone e Massone.



Dopo esserci riposati e rifocillati in vetta al monte, imbocchiamo la ripida discesa che, passando a fianco di un bellissimo eremo, conduce al caratteristico paese di Mergozzo, posto sulla riva dell’omonimo lago, dove ci attende il pullman per il rientro a casa.



A proposito di discesa devo dire che quella di ieri ha messo in grave difficoltà le mie gambe, la mia schiena e tutti gli organi del mio corpo che ancora meritano di essere conservati.

E domenica prossima si replica con la meno (si spera) impegnativa gita a Guardamonte in Val Curone


Questo è tutto……….alla prossima

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