lunedì, aprile 18, 2011

GUARDAMONTE
(Domenica 17 aprile)


Quella di domenica scorsa, 17 aprile, è stata una gita caratterizzata da due aspetti: il primo, naturalmente, di carattere squisitamente escursionistico,






l’altro di carattere più culturale e storico avendo avuto la possibilità di incontrare l’Ing. Flavio Nebiacolombo storico e grande conoscitore della zona che abbiamo visitato.




L’escursione parte dal piccolo centro di Serra del Monte







(a cavallo )tra le valli Curone e Staffora e, in leggera salita (inizialmente su asfalto),


conduce a Guardamonte passando a fianco di un osservatorio astronomico.

Arrivati a Guardamonte incontriamo l’ing. Nebbiacolombo il quale, con semplicità ma con dovizia di particolari, ci introduce nella storia del territorio e dei suoi primi abitanti risalente al sesto millennio a. c.. Durante la spiegazione l’amico Vincenzo Piscitello ha la grande soddisfazione di scoprire le sue origini celtiche per non parlare di quella (ancora più grande) di avere finalmente la conferma della sua teoria secondo la quale la lingua palermitana deriva dal francese.



Salutato il nostro cicerone che, con la consorte ed il nostro Super Segretario 
 (per l’occasione nelle vesti di maestro di cerimonia anziché in quelle di guida alpina) si reca a pranzo in agriturismo, iniziamo, guidati dall’imperturbabile Giovanni Mirone, la parte più propriamente escursionistica della gita.


Superati una serie di saliscendi, in taluni casi piuttosto faticosi, toccando il monte Penola, il monte Vallassa e il monte Brugi arriviamo, infine, sopra il paese di Fabbrica Curone dove ci attende il pullman,




ma per raggiungere il quale dobbiamo prima percorrere una discesa che rafforza ancor di più la mia personale teoria che “nella vita è sempre meglio salire che scendere”.

In religioso silenzio (rotto solo dalla voce di Nadia che esortava il buon Mirone a recarsi in un posto che, per discrezione e per pudicizia, non voglio rivelare) affrontiamo quest’ultima difficoltà e finalmente raggiungiamo la nostra meta.

Dopo esserci cambianti e rinfrescati tutti a bordo del Pullman per raggiungere l’ultima tappa di questa bella gita: il Tempio della Fraternità a Cella di Varzi, che raccoglie una grandissima quantità di cimeli dell’ultima guerra mondiale.




Va segnalata, infine, la grande professionalità del nostro ineffabile Segretario il quale, a bordo della Sisto-Mobile, ci fa da staffetta durante il trasferimento a Cella di Varzi invitando, in modo cortese ma fermo, tutti gli automobilisti che incrociamo a farsi da parte per lasciare libero il passaggio al nostro bus.

Questo è tutto……….alla prossima

Piacealb

2 commenti:

  1. ...dai, no! ...ormai mi conosce...stavo solo scherzando un po'... e pensare che mi ha pure rifocillata con una deliziosa fumante cioccolata! Sei sempre un mito, Giovanni!!

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  2. la deliziosa fumante cioccolata calda di Giovanni ?..ma dove? ma quando?

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