giovedì, giugno 24, 2010



DURBIN JANGAL, Cina — Un intricato labirinto di vele di ghiaccio sbarra la strada per la Nord del Gasherbrum I. La spedizione, invece di giungere a destinazione in questi giorni come da programma, è bloccata a circa 30 chilometri dal campo base, in un punto oltre il quale i cammelli non possono proseguire.
Hanno già del filo da torcere Daniele Bernasconi, Mario Panzeri ed Hervè Barmasse a pochi giorni dall’arrivo in Karakorum. Addentrandosi nel cuore selvaggio della valle Shaksgam, si sono trovati a fare i conti con le enormi vele di ghiaccio dell’Urdok Glacier.
A dare la notizia è il capospedizione Agostino Da Polenza, che ieri sera ha sentito Daniele Bernasconi via satellitare. “La situazione non è delle migliori – dice Da Polenza -. Ieri i ragazzi si sono trovati di fronte queste enormi vele di ghiaccio dove i cammelli pare non riescano a passare. Ora stanno cercando di esplorare il labirinto. Ma portare i materiali per 30 chilometri su questo terreno non è una sfida delle più semplici”.
La spedizione stava camminando spedita, nel tentativo di recuperare una tappa persa a causa della fuga, nel cuore della notte, di alcuni cammelli che hanno dovuto essere recuperati il giorno dopo. Ma ieri, si è trovata il cammino sbarrato dalle celebri vele di ghiaccio che fermarono anche Ardito Desio, nel 1929, durante una delle prime spedizioni esplorative al K2. E che avevano creato qualche difficoltà anche la spedizione alla Nord del GI.

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