lunedì, febbraio 22, 2010


PARCO DELLE CINQUE TERRE
Fassola – Monasteroli – Schiara - Campiglia
(Domenica 21 febbraio 2010)

PERFETTA!!!!!!!!

Non credo che si possa definire in altro modo la gita di ieri (domenica 21 febbraio) nel Parco delle Cinque Terre:

PERFETTA per il numero (poco meno di 50) dei partecipanti che hanno effettuato tutti l’escursione più lunga.

PERFETTA per la scelta dell’itinerario proposto dall’insostituibile Enea Robotti

PERFETTA per la bellissima giornata di sole

PERFETTA perché finalmente siamo riusciti a “fare gruppo”, non si sa se per rispondere all’accorato appello del Presidente o per rispetto alla barba bianca di Enea

PERFETTA per il ritorno, dopo un lungo periodo di latitanza, dei coniugi Fagioli

PERFETTA perché la nostra copia di contabili è riuscita a fare quadrare i conti al primo tentativo

Ma veniamo al resoconto della giornata: partenza da Valenza alle 6,30 con il bus pilotato dall’ottimo Ettore (anch’egli assente dalla scena Caival da lungo tempo) ed arrivo alla sede del Parco delle Cinque Terre intorno alle 9,30, subito imbocchiamo la sterrata che si inoltra all’interno del parco, dopo pochi metri la strada si trasforma in sentiero ed iniziamo un bellissimo percorso a mezza costa, in direzione di Monasteroli, che ci propone suggestivi scorci di panorama sul mare e sul Golfo di Porto Venere con l’isola della Palmaria a fare da protagonista.

Raggiungiamo il borgo di Schiara, abbarbicato sulla montagna a strapiombo sul mare, dove possiamo osservare dall’alto (il sentiero che conduce al mare è impraticabile) l’interessante gruppo di baracche di pescatori di Schiara Mare.
Nell’attesa di ricompattarci, il solito gruppo di gitanti denominato: “mani leste” fa incetta di cedri e limoni con il bene placido di un signore il quale, però, non è chiaro se si riferiva ai suoi frutti o a quelli del vicino di casa

Lasciata Schiara iniziamo una salita (piuttosto faticosa) fatta di ripidi scalini in mezzo ad un fitto bosco verso Campiglia dove sostiamo per il pranzo. Anche il sito individuato per la pausa pranzo, devo dire, in qualche modo si può definire “perfetto” per l’assoluta e, aggiungo io, eterna tranquillità che lo caratterizzava: si trattava, infatti del piazzale antistante il cimitero del paese da dove, peraltro, si gode di un bellissimo panorama su La Spezia ed sul suo Arsenale Militare.

Dopo il pranzo iniziamo il cammino di ritorno percorrendo un comodo sentiero che ci riconduce verso il luogo di partenza dove ci attende Ettore per ricondurci a casa non prima, però, di una necessaria sosta a La Spezia, per l’opportuno ricambio delle scorte idriche.

A questo punto del racconto qualcuno probabilmente si chiederà: “ma i Fidanzatini Caival c’erano o non c’erano?” Si c’erano in tutto il loro  .sentimentale splendore, ma questa è un’altra storia……………

Questo è tutto………..alla prossima

Piacealb

9 commenti:

  1. Perfetto,ed ora tutti al White day

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  2. Perchè per me sarebbe un black day

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  3. Non è vero,ti spiego perchè:
    1) Puoi camminare con Giovanni Om.
    2) Ciaspolare
    3) Prendere il sole
    4) Aspettare il ns arrivo e farci una mangiata di polenta concia,spezzatino o di peperonata.
    5) Tenere compagnia a Ettore o altri eventuali autisti.
    6)Varie ed eventuali.

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  4. L'anonimo sono io

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  5. Una giornata perfetta, Piace? ... Dimentichi due cose... Perfetto anche quel caffe' caldo inaspettato in mezzo al bosco al ritorno... e perfetta la visitina all'altrettanto inaspettato menhir..... !!

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  6. A.A.A. menhir di Nadia cercasi

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  7. http://www.inognidove.it/cinqueterre/travel/campiglia1.shtml

    ...eccolo, il menhir....

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