giovedì, agosto 06, 2009

E dopo tanta attesa è finalmente arrivata la settimana di vacanza a San Martino di Castrozza:
devo dire subito, però, che il lungo aspettare è stato ampiamente ricompensato dalle stupende giornate di sole che ci hanno accompagnato in tutti i 7 giorni di escursioni e dalla simpatica compagnia formata da: Angela, Carlo, Franco, Giovanni, Rita, Stefano e, naturalmente dalla mia dolce metà Picci ai quali vanno aggiunti i nuovi amici incontrati in albergo: il piccolo Federico e sua zia Marilisa. Ma veniamo al resoconto di questa bellissima e “defaticante” vacanza”


5 minuti e poi………….




Ancora prima di arrivare a San Martino decidiamo di effettuare una escursione (naturalmente defaticante) alla cima “Torre di Pisa” ed all’omonimo rifugio: “tanto”, dice Rita, “ci si arriva in 5 minuti”, prendiamo, quindi, la cabinovia a Predazzo e, una volta sbarcati dalla medesima, dopo 5 minuti + un’ora e mezza di incessante e ripida salita raggiungiamo il rifugio dove, per festeggiare e 5 minuti di Rita, ci concediamo un buon pranzo a base di uova, patate e pancetta.


La prima volta di Piacealb



Il secondo giorno di vacanza è dedicato alla escursione sulla “Bepi Zac”: un sentiero attrezzato che dal Passo delle Selle conduce alla Forcella Ciandin. Nonostante le mie grandi perplessità ad affrontare, per la prima volta, una simile esperienza, il buon Super Segre (al secolo Giovanni) mi convince che anch’io posso farcela e così piano piano ed invocando, ad ogni passo, il Dio degli scalatori inizio la mia impresa avvinghiato con la mani, con i piedi e con i denti al cavo, ai pioli, alle rocce e a tutto quello che mi capita a tiro. Ad onor del vero devo dire che una grandissimo aiuto mi è stato offerto dall’ottimo Cirio Fachirio (al secolo Franco) il quale mi ha accudito, come un bimbo in fasce, per tutta la durata della scalata. A proposito di Franco vanno segnalate le sue grandi doti di speleologo: infatti è riuscito a percorrere (grazie al suo innato senso dell’orientamento) circa 50 metri di una galleria, scavata dai soldati durante la 1° guerra mondiale, in poco più di 3 quarti d’ora, ma si sa quando si entra in ambiente buio con gli occhiali da sole può capitare questo ed altro………! Alla fine, comunque, anche il sottoscritto riesce a concludere indenne l’impresa e, dopo il tradizionale “batti il cinque”, a sentirsi un po’ più alpinista.


Il Bersagliere De Maria Domenico




terzo giorno di vacanza, effettuiamo una gita (decisamente più rilassante) in compagnia del piccolo Federico e di Marilisia: il nostro itinerario prevede la salita sulle cime Tognazza, Cavallazza piccola e Cavallazza per poi scendere ai lagni Colbricon e di qui raggiungere la Malga Ces per rientrare, infine, a San Martino attraversando gli Orti Forestali. Data anche la presenza di Federico, Giovanni da prova di grande narratore raccontandoci, con dovizia di particolari, la storia del Bersagliere De Maria: eroe della 1° guerra mondiale con il pallino di fregare i soldati austriaci, pare, infatti, che il valoroso soldato avesse l’abitudine di spacciarsi per un intero plotone di militari (ovviamente restando fuori dalla vista dei nemici) e così catturare da solo un gran numero di soldati austriaci. Durante il percorso di ritorno, attraversando il bosco degli Orti Forestali, Stefano e Giovanni, con grande perizia (ma anche con un po’ di c……..) riescono a trovare dei bellissimi porcini che, manco a dirlo, vanno a condire il risotto della cena.

Continua

Piacealb

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