mercoledì, aprile 30, 2008


CALANQUES DI MARSIGLIA

Città Universitaria-Morgiou-Sormiou-Mont de Luminy-Città Universitaria

(sabato 26 aprile 2008)

La Cerniera

Terzo giorno, ore 7,45 pronti via: i turisti alla scoperta di Arles e di Saint Maries de La Mer (capitale della Camargue), gli escursionisti pronti ad effettuare la più bella ed impegnativa (almeno per me) escursione di tutta la gita: da segnalare l’assenza della Terza G (meglio conosciuta come Tesoriera Sig.ra Angela) costretta a dare forfait a causa di problemi ad un ginocchio.

Incontro alla Città Universitaria di Marsiglia con Berard ed i suoi collaboratori, tra i quali oggi figura anche la gentile, simpatica ed molto carina consorte: Valery (la quale in quanto a gamba non ha nulla da invidiare al marito), partenza per quella che, come dicevo in precedenza, si rivelerà la più bella ed appagante escursione di tutto il viaggio.

Dopo un tratto di larga e comoda sterrata si inizia a salire su uno stretto sentiero roccioso, raggiunto il culmine del quale godiamo di uno splendido panorama fatto di roccia e di mare, una volta appagati gli occhi giù a capofitto fino ad una meravigliosa spiaggetta circondata da pareti verticali ed è proprio su una di queste pareti che iniziamo a salire per mezzo di una scaletta a pioli.

Dopo un breve tratto in piano il sentiero sparisce e siamo costretti a scendere, per alcuni metri aggrappati alla roccia, ci ricongiungiamo, infine, al resto del gruppo degli escursionisti che avevano optato per un percorso meno impegnativo.

Dopo il pranzo continuiamo il nostro cammino: da prima attraverso una ripida salita che si rivela subito abbastanza faticosa: a causa, anche, del caldo e della ghiaietta sdrucciolevole che la ricopre, raggiunta la sommità del monte ci si apre davanti agli occhi uno spettacolo mozzafiato fatto del bianco delle rocce, dell’azzurro del mare e del cielo, del verde della macchia e del viola dei fiori che vi crescono a migliaia.

Continuiamo a camminare in questo paesaggio con molti saliscendi (non faticosi) per arrivare, alla fine, dopo più di 6 ore di marcia al punto di partenza dove coloro che speravano nel solito birrino restano delusi dal fatto che l’unico chiosco presente è gestito da una signora mussulmana che non vende alcolici, ci si accontenta, quindi, di una coca in attesa del pullman, ma il tempo stringe: bisogna essere in hotel per tempo per agghindarci per la serata di gala che ci attende.

Ed è proprio in questo frangente che succede il fattaccio: Omo Deus viene sorpreso in atteggiamento equivoco con Brunetta, il nostro capo supremo si giustifica dicendo che stava solo aiutando la fanciulla a tirarsi su la cerniera del vestito ma voci, peraltro non confermate, affermano cose diverse, è proprio vero che il playboy di razza perde il pelo ma non il vizio (n.d.r.)

Ospiti d’onore della serata sono le nostre guide francesi le quali si accomodano al tavolo del Direttivo del CAI, al quale sono stati invitati anche altri ospiti di riguardo come: Fausto, Franco, Mario e Vincenzo. La cena si svolge piacevolmente, arricchita da dotte disquisizioni come l’intervento di Vincenzo che ci stupisce affermando che la lingua francese deriva dal dialetto palermitano.

Terminata la cena la serata prosegue con il discorso pronunciato dall’ Avvocato Fausto che, in quanto a sentimento, non ha nulla da invidiare a quelli della nostra Terza G, poi i nostri amici del CAF ci omaggiano di una serie di disegni ed acquerelli raffiguranti le Calanques veramente belli, infine Brunetta ci regala una esecuzione di “La Vie en Rose” che sarebbe eufemistico definire struggente.

Terminata questa parentesi ufficiale ci si può finalmente scatenare con le canzoni di Ettore, le danze degli esperti ballerini Caival ed uno straordinario concerto per percussioni su pancia regalatoci dall’amico Franco Ricci ……. il CAI di Valenza sta diventando una vera e propria fabbrica di talenti (n.d.r.)

Dopo questa bella serata tutti a nanna………domani di parte.

Questo è tutto…..alla prossima (puntata)

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