LAVAGNA -
"Con quest'ultima escursione il Cai di Valenza ha toccato e superato i duemila partecipanti". Con questo annuncio, da parte della tesoriera, Angela, è iniziata la giornata del Cai di Valenza, meta il sentiero dell'Ardesia, nell'immediato entroterra di Lavagna. Una escursione realizzata in collaborazione con il Cai di Ovada. I partecipanti sono circa quaranta. Alcune persone mancano perchè dedite agli acquisti natalizi oppure perchè impiegate in negozi che in questo periodo sono aperti al pubblico. Cogorno, a pochi chilometri da Lavagna, è un piccolo Comune inserito nella Valle dell'Entella e storicamente legato alla Val Fontanabuona, la valle dell'Ardesia.Prima di iniziare la camminata è d'obbligo una visita alla Basilica di S. Salvatore dei Fieschi, dichiarato monumento nazionale nel 1860. La costruzione della Basilica si deve a due Papi, Innocenzo IV ed Adriano V, zio e nipote appartenenti alla famiglia Fieschi, una delle più nobili ed illustri d'Italia,nel tredicesimo secolo.
Entrambi i Fieschi sono raffigurati nella lunetta posta sopra il portale della Basilica Le fasce bianche e nere che ne caratterizzano la facciata, oltre al rosone in marmo, erano un privilegio concesso a Genova solo alle famiglie più importanti. Usciti dalla chiesa incontriamo una signora che, con fare assai gentile, ci invita a visitare il locale museo. Ma scrolliamo la testa: la camminata ci attende. Inizia...ed iniziano gli scalini.
Uno dietro l'altro. Una infinità. Ma l'andare è piacevole, come la compagnia. Percorrendo i sentieri che salgono al Sangiacomo, così si chiama la via che stiamo facendo, il pensiero corre alle portatrici che scendevano scalze dal monte fino al mare con pesanti lastre tenuti in equilibrio sul capo. Continua è la presenza dell'ardesia, chiamata la pietra di Lavagna, nei rustici edifici contadini e nella dolce geometria delle "fasce" ulivate.
Si trovano anche piccole cave, lavorate a "tetto", cioè scavando dal basso verso l'alto e facendo cadere a terra i blocchi di pietra. Ad un certo punto, ad un bivio, c'è spazio per l'incertezza e rischiamo di andare in casa di un abitante. Il quale, con modi garbati ma decisi, ci rimanda indietro. Sconsolato il commento di OmoDeus. Si continua a salire.
Qualche donna si pone l'interrogativo circa l'abitare nella zona, rimovendolo considerate le difficoltà logistiche. Il panorama, invece, comincia a farsi veramente bello: sotto di noi, avvolte nel sole, si distinguono Chiavari e Lavagna. Commenti di viaggi. OmoDeus ci rivela: "Nel 2010 il Cai di Valenza andrà in Grecia." E' una chicca. La giornata da un punto di vista climatico è veramente completa: vento, sempre; sole e mentre stiamo per arrivare alla meta anche qualche fiocco di neve. Monte Capenardo.
Ci fermiamo venti minuti prima lasciando a qualche volenteroso il percorrere il tratto restante. Le donne chiacchierano cominciando a fare i piani per il pranzo di Capodanno. Ben presto sentiamo freddo.Nonno Monty prende l'iniziativa per scendere immediatamente. Salvo sbagliare, per la fretta, il sentiero. Per fortuna che OmoDeus vegliava e richiamava chi già aveva intrapreso il cammino. Prima di arrivare a Lavagna qualche minuto al Santuario di Santa Giulia, edificato nel 1654. L'edificio conserva al suo interno alcune pregevoli tavole ed un crocefisso ligneo di arte Bizantina.
A Lavagna I gruppi si dividono. Chi và in spiaggia ad ammirare, nonostante il freddo, il mare. Chi si reca in paese a vedere se i negozi sono aperti. E, a Lavagna, c'è anche la possibilità di vedere un presepe originale: un presepe raffigurante le vie, le case, le piazze del paese,i suoi caratteristici abitanti, mentre una voce di sottofondo li illustra, chiamandoli ad uno ad uno. "Ed ecco il giocatore di lotto….Ecco…"
Stefano ed io torniamo presto al bar dove avevamo lasciato Omodeo. E' la nostra fortuna. OmoDeus si mette in contatto con l'autista ed ecco il gruppettino di persone raggiungere l'autobus. Qui, il nostro Ettore, non solo più un autista ma veramente un amico del Cai di Valenza, una persona che oramai, a pieno titolo, fa parte del gruppo, offre spumante e salatini. Grande!!!!
Bruna si cimenta alla consolle e riesce a far ballare anche al nostro prode Maurizio un bel lento che vede però i due separati da…un marsupio!
La tesoriera, raccogliendo la quota della gita, ci dà una ferale notizia: dopo lunga lotta fra falchi e colombe, dal prossimo anno le escursioni del Cai di Valenza costeranno cinquanta, diconsi cinquanta, centesimi in più. Ohibò!
Si raccolgono le persone che ci aspettavano al bar della stazione e, nel ritorno, Ettore si cimenta nelle canzoni mentre Bruna mostra ancora una volta la sua vitalità nello scegliere i brani.
Ecco, Bruna, un'altra persona che sta diventando un personaggio, un fulcro trainante del Cai. Ci sentiamo tutti amici. Siamo amici. Già, perché nel Cai di Valenza si respira questo sentimento magico: il sentimento dell'amicizia. Ed è bello che questo sentimento si estenda anche a persone di altre sezioni.
E l'appuntamento, ora, è per il 21 dicembre, alle ore 21, alla sede del Cai dove la nostra Rita Sisto, in arte Erre, presenterà "Sfogliando il calendario del Cai (agosto 2006-settembre 2007). Nell'occasione verrà anche illustrato il programma del 2008. Sono ancora aperte le iscrizioni al torneo di briscola che si terrà a partire dal 27 dicembre. Riguardo le escursioni la prima è fissata per il 6 gennaio, giorno dell'Epifania.
non si tratta di briscola,ma di scala 40!
RispondiEliminala rappresentazione di Erre viene riviata a data da destinarsi,rimane solo la presentazione del calendario 2008.
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