martedì, ottobre 02, 2007

Appunti da un viaggio in Sardegna. Sabato 22 settembre.

CASTELSARDO: UN MAGNIFICO BORGO MEDIOEVALE


PORTO TORRES - Si sbarca. Il viaggio è stato tranquillo, il mare affatto agitato, e questo nonostante le preoccupazioni di qualcuno. Si è visto anche un bel film di fantascienza. Nella saletta dove erano le poltrone per dormire c'è stato chi si è lamentato per la "puzza di piedi". Porto Torres. Fa caldo. Abbiamo ancora in mente il clima che ci aveva accompagnato in Piemonte negli ultimi giorni, quando già cominciavamo a mettersi il maglione, e qui ci accoglie, nuovamente, l'estate. Del resto, forse, Omodeo non dice sempre che con il Cai di Valenza c'è il sole? Peccato che, in questa settimana in Sardegna, verrà smentito spesso e peccato che questa giornata di sole e di caldo sarà una delle ultime. Tappa a Castelsardo. Castelsardo è uno dei più straordinari esempi di borgo medioevale, ancora estremamente curato ed intatto nella sua struttura originaria, nelle sue viuzze che si inerpicano sulla collina, sino a raggiungere la cima, occupata dal maestoso castello. Il suo nome risale alla metà del XVIII secolo, quando sostituì quello di Castell'Aragonese impostogli dopo la conquista spagnola dell'isola.Le sue origini sono però ancora più antiche: fu infatti la potentissima famiglia genovese dei Doria a fondarla circa 1000 anni fa, battezzandola Castelgenovese. Dallo straordinario castello, si domina un ampio tratto di costa e, osservandolo da qualunque angolazione, emana un fascino sempre immutato.Le mura possenti rendevano questa straordinaria opera dell'ingegno umano praticamente inespugnabile: le ardite architetture portarono infatti a sfruttare anche i costoni di roccia della collina adattando ad essa persino le finestre. Oggi la fortezza di Castelsardo ospita il museo dell'Intreccio, dedicato a tutto ciò che le sapienti mani degli artigiani della Sardegna hanno imparato a costruire solo intrecciando gli umili steli che la natura forniva loro. Non abbiamo però il tempo di ascoltare la guida che accompagna un altro gruppo: Rossana, l'accompagnatrice, era stata inflessibile quando aveva detto che ci si sarebbe dovuti trovare al pullman entro 45 minuti. Poco dopo, però, altra interessante fermata, la Grotta dell'Elefante, ovvero uno dei monumenti più significativi del neolitico, ovvero quel periodo della preistoria che in Sardegna è compreso tra il 6° e il 3° millennio a.C. Dagli studi effettuati si suppone che la Domus dell'elefante fosse la tomba di un capo,
Con gli occhi luccicanti di queste bellezze appena viste, ci dirigiamo verso S. Teresa di Gallura. Qualcuno già scalpita, pensando alle spiagge da vedere, ma….


Maurizio P.

Nessun commento:

Posta un commento

il blog è aperto a tutti, si prega di non fare commenti che possono offendere le persone,commenti di dubbiia provenienza ; un comportamento moderato è sinonimo di intelligenza e rispetto