lunedì, settembre 17, 2007

RIFUGIO E COLLE SECHE – VALPELLINE
(Domenica 16 settembre 2007)

Ieri, domenica 16 settembre, i gitanti CAIVAL si sono trasferiti il Valpelline per percorrere il sentiero che da Dzovenno conduce prima al Rifugio Crete Sèche, poi al Bivacco Spataro ed infine al Colle Crete Sèche.
Diciamo subito che la partecipazione non è stata di quelle a cui siamo ormai abituati da tempo, ma a giustificazione di questo possiamo sicuramente mettere la giornata, ancora tipicamente estiva, che forse a spinto qualcuno a preferire un ultimo bagno al mare piuttosto che i sentieri della montagna, l’eccitazione per l’ormai prossimo viaggio in Sardegna, oppure, semplicemente, il fatto che non sia stata attaccata nessuna locandina per le vie cittadine.
Resta i fatto che, anche quella di ieri, è stata una escursione molto piacevole (certo non paragonabile alle ultime effettuate) che a portato i “pochi ma buoni” camminatori alla scoperta (o alla riscoperta) di una valle, ancora poco conosciuta ma forse, anche per questo, che esercita un fascino particolare producendo emozioni d’altri tempi : con caratteristiche frazioncine (ormai quasi del tutto disabitate) sentieri che si inerpicano in paesaggi incontaminati contornati da cime di selvaggia ed inesplorata bellezza.
Ma torniamo ai nostri escursionisti: lasciato il bus ed il suo originale guidatore, iniziamo a salire, inizialmente attraversando un bellissimo bosco di abeti e larici, o poi man mano percorrendo un sentiero, per lo più a mezza costa, che ci porta ad ammirare il magnifico belvedere sulla Valpelline; ancora un breve, ma faticoso tratto in salita, e giungiamo al rifugio, da dove, cita la guida fornitaci con la solita cortesia, dalla Sig.ra Angela, si dovrebbe vedere il masso chiamato: “lo Berio di Governo” dove era un posto di guardia risalente ai tempi della Rivoluzione Francese, per la verità nessuno l’ha notato o, per lo meno, nessuno l’ha indicato (neppure il Super Segre di solito molto attendo a queste vestigia del passato)
Al rifugio, la maggior parte dei gitanti decide di fermarsi a consumare il pranzo: chi sistemandosi all’esterno per godersi il caldo sole che ci ha accompagnato per tutta l’escursione, chi, come il sottoscritto ed i soliti goderecci (il Segretario il testa) accomodandosi a tavola per gustare ottima polenta (e non solo) come sempre in piacevole e simpatica compagnia
Mi permetto di chiudere queste brevi note dando qualche piccola e leggerissima bacchettata sotto forma di cartellini calcistici per segnalare alcune situazioni che sicuramente in futuro si potranno evitare:

Cartellino giallo
(chiaro)
Alla organizzazione CAIVAL per non aver attaccato neppure una locandina in giro per Valenza caso, per la verità, più unico che raro

cartellino arancione
All’autista amante dei Pooh, il quale, per il futuro, dovrebbe evitare alcune confidenze di guida: specialmente quando viaggia in colonna

Cartellino rosso
Ai quei signori e signore (fortunatamente pochi) che hanno l’abitudine di prenotare le gite senza poi presentarsi alla partenza, e che non hanno neppure la buona educazione di avvertire

Questo è tutto……………..alla prossima

Piacealb

1 commento:

  1. Bellissima gita in una delle valli meno trasformate dal progresso umano ma non per questo meno affascinante . La salita al rifugio, non molto difficile se non per l ultimo pezzo un po'ripido.Dal rifugio uno splendito panorama contorniato effetivamente con un ottima polenta e la consueta fetta di torta della casa.

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