lunedì, gennaio 22, 2007

Arenzano.Una camminata che non avevo mai fatto.
Bella. Davvero.
Perchè davvero la valle che abbiamo attraversato è aspra e selvaggia. Sarebbe stato da soffermarsi qualche minuto ad ammirarla, con il mare che si intravvedeva, niente affatto lontano. E poi, i laghi della Tina. Uno, due, tre, quattro. Piccoli, forse, ma veramente graziosi. Bella anche la cascata. E bella anche la caduta che ho fatto, oibò, quando ho iniziato il ritorno. Scivolato. E così, adesso, al posto della gamba mi fa un poco male il polso.
Comunque il tratto brutto di discesa non l'ho fatto, ho approfittato di persone che erano giunte in auto fino ad Aguero e così mi sono fatto trasportare. Ad Arenzano mi sono aggregato ad un gruppo di ragazzi che non avevano punto voglia di tornare a casa. Prima il gelato, poi la passeggiata sul lungomare di Arenzano. Spirava una bella brezzolina. Davvero. L'ho trovato piacevole, affatto fastidiosa. Clima bellissimo nonostante la giornata inclemente, nuvolosa, imbronciata.
Tornati indietro uno mi ha chiesto: "Vieni a prendere un aperitivo?" E va bene. Il classico Bar Roma. Me lo ricordo da quando andavo a lavorare in colonia, ad Arenzano, quasi un quarto di secolo fa. Accipicchia! Quasi un quarto di secolo fa!!! Ho visto anche Villa Figoli, allora sede della colonia e mi sono venuti in mente tanti ricordi, voci di un passato purtroppo lontano si sono d'incanto come attualizzate. Comunque al bar, analcolico di frutta ed i camerieri ci hanno portato piattini con olive, patatine, pop-corn, pancetta e prosciutto crudo. Finivamo i piattini e loro li riportavano. Ho quasi fatto la cena, in quel posto. Ormai si stava facendo tardi. Poco lontano si sentivano alcune giostre. Le loro canzoni. Bambini che giocavano.
Arenzano. Il mare. Voglia di tornare a casa. Ma no, non ne hanno ancora voglia, i miei soci. Una ragazza si fionda in un negozio e si compra una maglia. Ancora qualcosa? No, forse la stanchezza ha la meglio anche sui miei soci. Torniamo alleauto. "Alla prossima volta" "Si, alla prossima". In auto. Verso Masone un poco di nebbia. Ho capito, siamo tornati in Piemonte. Ciao.
M .Priano

1 commento:

  1. complimenti per il racconto.spero di leggerne ancora

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