Un altro anno è passato e l’attività del C.A.I. di Valenza si è ormai stabilizzata dopo il terremoto organizzativo che ci ha portati nella nuova sede. Ci siamo entrati un po’ impacciati, poi sempre più convinti e anche un tantino preoccupati per l’impegno e la responsabilità che questo traumatico passaggio dalle stalle alle stelle avrebbe inevitabilmente portato con sé.
Infine, senza trionfalismi e con consapevole fiducia nelle nostre capacità gestionali, abbiamo preso pieno possesso di questo straordinario edificio e lo stiamo facendo funzionare a pieno ritmo sfruttandone degnamente le multiformi potenzialità.
Non sono state tutte rose e fiori, certo. Ci sono stati momenti delicati, ostacoli imprevisti, intoppi e disguidi che hanno messo a dura prova la nostra passione e la nostra volontà. Passione e volontà che comunque hanno prevalso, com’era giusto aspettarsi conoscendo la determinazione, il robusto pragmatismo e l’ottimismo inguaribile di quel manipolo di soci che sono a capo della sezione.
L’Amministrazione Comunale ha manifestato per i nostri problemi una sensibilità e una lungimiranza che le fanno onore, e ci ha dato una grossa mano accollandosi un onere finanziario che, se lasciato sulle nostre fragili spalle, avrebbe seriamente compromesso il nostro futuro. Le esprimiamo gratitudine e soddisfazione assicurando e chiedendo un rapporto collaborativo che sarà certamente di reciproco interesse.
A questo punto è ora che parlino le cifre, che sono poi quelle, ci piaccia o meno, che bocciano o promuovono qualsiasi umana attività quantificabile.
Il bilancio del 2006 che sta per chiudersi non ha bisogno di molti commenti: parla da solo. Cento nuovi iscritti che portano il totale alla ragguardevole cifra di quattrocento. La palestra di roccia, un gioiello in questa città di gioielli e novità assoluta sotto il profilo organizzativo, ha visto cimentarsi sui suoi spuntoni verticali arrampicatori giovani, meno giovani e giovanissimi che hanno totalizzato un migliaio di frequenze in sei mesi. Più di settecento bambini e ragazzi nelle gite per le scuole, un centinaio di appassionati sulle ferrate e quasi altrettanti a “ciaspolare” sulla neve.
Ma è nell’escursionismo che non temiamo rivali: millecinquecento presenze nei programmi di uno o più giorni, con un fiore all’occhiello che é un autentico exploit. Come definire diversamente una settimana alle Eolie con novantatré partecipanti raccolti in mezza provincia e accuditi come meglio non si sarebbe potuto?
Adesso leggiamo con attenzione ciò che ci aspetta nel 2007 e cominciamo a prepararci: ce n’è per tutti i gusti ed è proprio questo il merito dei compilatori del programma, l’aver cercato riuscendoci di accontentare un numero il più cospicuo possibile di appassionati.
Augurissimi
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