venerdì, agosto 19, 2011


17 agosto 2011

Con la fine del ferragosto arriva puntuale l'ultimo appuntamento della “ Notte in rifugio” la cui scelta ricade al “Ca d'Asti”,nell'alta Val di Susa. L'obbiettivo dell'escursione di due giorni è la salita al “Rocciamelone “,( m. 3538) montagna appuntita e isolata che domina l'intera valle , cima che un tempo si credeva la regina delle Alpi .
Alle ore 8,15 appuntamento per i partecipanti davanti alla sede; 10 i soci che si presentano per tentare l'ascensione alla vetta (Stefano, Giovanni, Giovanni M, Sachiko, Mario, Agostina, Giorgio, Alessandro, Cristina e Franco). Ecco che quindici minuti dopo si parte e si raggiunge il solito autogrill dove ci aspettano gli amici del Cai di Casale (Franco, Claudia e Salvatore).
A Susa si imbocca una stradina stretta e tortuosa che porta al rifugio “la Riposa 2200 mt”( ruderi di un ex forte militare) dove posteggiamo le macchine 200 metri più sotto e dove parte il sentiero per il “Ca d'Asti mt 2860”. Il sentiero sale rapidamente verso nord-ovest,




si arriva ad una bastionata rocciosa che si aggira sulla destra qui il gruppo si divide in due; 7 persone decidono di fare il giro corto (più ripido) mentre i rimanenti fanno quello lungo (meno ripido).prima di arrivare al rifugio si nota una strana costruzione,è un ricovero che Bonifacio Rotario d'Asti costruì alla sua prima ascensione alla vetta nel 1358. Arrivati al rifugio ci accorgiamo che è molto spartano; bagni fuori, niente doccia e niente ciabatte,pazienza ci sapremo adattare. Prendiamo possesso della camera n° D; all'interno troviamo dei veri condomini con tre letti a castello e con la canna fumaria che riscalda la camera. Dopo aver sistemato lo zaino e la brandina c'è chi mangia la pastasciutta e chi comincia a prendere quel poco di sole che esce dai nuvoloni che ogni tanto coprono il rifugio.


Mentre si aspetta la cena alcuni di noi passano il tempo a giocare a carte, a fare giochi di prestigio e Claudia si presta ad assaggiare la purea per vedere se è venuta bene; scende la sera, il rifugio domina tutta la Val di Susa dove si intravedono le illuminazione dei principali paesini che sembrano tutti presepi.
Dopo mangiato tutti a nanna consapevoli di dover affrontare all'indomani un'ascensione abbastanza impegnativa,



sia per la quota che per il dislivello da superare. Il tratto finale dopo la Crocetta (m.3306) presenta un punto esposto,punto dove alcune corde fisse facilitano il passaggio.
continua......

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