mercoledì, luglio 17, 2013

CON NOI A POMARO AUSILIA VISTARINI prima donna Italiana ad aver concluso la Iditarod in Alaska
 una delle gare ciclistiche più difficili del mondo. L’avventura, ai limiti dell’impossibile, si svolge fra i ghiacci e le foreste dell’Alaska ed è lunga circa 560 chilometri da percorrere, il più delle volte, a 38 gradi sottozero.




Ausilia, impiegata nello studio Zorzoli e socia della Gs Flores, la società ciclistica di Ferrera, ha affrontato i pericoli di tutto il percorso in soli 5 giorni, 5 ore e 50 minuti. Il suo cavallo di battaglia è stata una single speed, bicicletta monomarcia e personalizzata, con i pneumatici larghi ben 12 centimetri. Ecco le sue parole:
“Durante il percorso non potevamo chiedere aiuto a nessuno: avevamo firmato un regolamento che vietava richieste di soccorso. Non potevamo portare con noi telefonini o altri strumenti tecnologici: è stata una gara ai limiti dell’impossibile. Ci poteva capitare di tutto: dall’attacco di animali, come le renne, alla spaccatura di un lago ghiacciato mentre ci passavamo sopra.”
Un’impresa estrema, dunque, piena di possibili insidie e per la quale è stata prevista la distribuzione di cibarie lungo il percorso, spedite sul posto prima dell’inizio dell’evento, e dei punti di ristoro e pernottamento riservati a tutti i partecipanti alla gara. Nonostante le basse temperature, però, Ausilia si è sentita comunque circondata dal calore degli abitanti del luogo che non hanno esitato a trattarla come un’ospite di tutto riguardo:“A Finn Bear Lake, per esempio, il cacciatore Mike e la sua compagna Ingrid mi hanno offerto un caffè caldo e tortine appena sfornate. L’ospitalità, la gentilezza e l’amicizia incontrate sul percorso sono stati doni preziosi, che hanno arricchito il cuore rendendo ancora più speciale, unica e sensazionale quest’avventura.”





Iditarod, l'Odissea bianca from Explore MediaLab on Vimeo.