ANELLO DI VARIGOTTI
Domenica 8 gennaio
Dopo la sfortunata esperienza dell’anno passato: quando l’originaria escursione lungo il percorso che da Varigotti porta a Noli per ritornare, infine a Varigotti, si è trasformata in una camminata, sotto una pioggia battente, lungo la passeggiata a mare che collega Borgio Verezzi a Noli, preceduta da una interessante visita alle grotte di Borgio Verezzi (su idea del sempre ottimo Ermes), ero veramente ansioso di poter, finalmente, percorrere “l’Anello di Varigotti” magari con un tempo un po’ più clemente.
Devo, quindi, dire che le aspettative mie e degli altri 53 partecipanti alla gita di domenica scorsa (8 gennaio) sono state più che soddisfatte da un tempo che sarebbe eufemistico definire bello e da un percorso veramente piacevole ed interessante.
Una volta giunti in quel di Varigotti iniziamo una ripida salita che, attraversando boschi alternati a tratti di bellissima macchia mediterranea, conduce fino all’Altopiano delle Manie, il tutto sempre costeggiando il mare (questo è uno dei pochi itinerari della Riviera di Ponente a ridosso del mare).
Superato il primo monte iniziamo a scendere verso lo stupendo antico borgo marinaro di Noli attraversato il quale e percorso un breve tratto di lungomare troviamo il sentiero che, dopo poco più di un’ora di salita, ci porta al monte di Capo Noli dove sostiamo per il pranzo e da dove possiamo godere di uno stupendo panorama: ad est fino al monte di Portofino mentre a sud si possono intravedere il monti della Corsica.
Una volta saziato lo stomaco e lo spirito iniziamo la via del ritorno lungo una serie di saliscendi a mezzacosta tra macchia mediterranea ed ulivi fino a raggiungere nuovamente Varigotti dove ha termine l’escursione.
Arrivati Varigotti il gruppo si divide: alcuni, come Giovanni, Carlo, Giuseppe e Piero decidono di godersi un piatto di acciughe sotto sale, altri, come il sottoscritto, si dedicano ad una più economica (ma non tanto) birretta non prima, però, di avere assistito alle evoluzioni acquatiche di Claudia la quale ci concede un edificante spettacolo di lei che saltava tra le onde del mare rincorsa da un cane: non si sa se animato da spirito giocherellone o, semplicemente, intenzionato ad addentarle il sedere… .
Una volta seduti al bar assistiamo ad un interessante dibattito tra Vincenzo e la titolare dell’esercizio in ordine alla differenza di costo di una birra consumata al banco ovvero seduti al tavolo, il tutto con estremo piacere del Segretario, il viso del quale passava dal suo naturale colorito rubizzo al vermiglio alternato a momenti di blu intenso.
Questo è tutto…..alla prossima
Piacealb
Domenica 8 gennaio
Dopo la sfortunata esperienza dell’anno passato: quando l’originaria escursione lungo il percorso che da Varigotti porta a Noli per ritornare, infine a Varigotti, si è trasformata in una camminata, sotto una pioggia battente, lungo la passeggiata a mare che collega Borgio Verezzi a Noli, preceduta da una interessante visita alle grotte di Borgio Verezzi (su idea del sempre ottimo Ermes), ero veramente ansioso di poter, finalmente, percorrere “l’Anello di Varigotti” magari con un tempo un po’ più clemente.
Devo, quindi, dire che le aspettative mie e degli altri 53 partecipanti alla gita di domenica scorsa (8 gennaio) sono state più che soddisfatte da un tempo che sarebbe eufemistico definire bello e da un percorso veramente piacevole ed interessante.
Una volta giunti in quel di Varigotti iniziamo una ripida salita che, attraversando boschi alternati a tratti di bellissima macchia mediterranea, conduce fino all’Altopiano delle Manie, il tutto sempre costeggiando il mare (questo è uno dei pochi itinerari della Riviera di Ponente a ridosso del mare).
Superato il primo monte iniziamo a scendere verso lo stupendo antico borgo marinaro di Noli attraversato il quale e percorso un breve tratto di lungomare troviamo il sentiero che, dopo poco più di un’ora di salita, ci porta al monte di Capo Noli dove sostiamo per il pranzo e da dove possiamo godere di uno stupendo panorama: ad est fino al monte di Portofino mentre a sud si possono intravedere il monti della Corsica.
Una volta saziato lo stomaco e lo spirito iniziamo la via del ritorno lungo una serie di saliscendi a mezzacosta tra macchia mediterranea ed ulivi fino a raggiungere nuovamente Varigotti dove ha termine l’escursione.
Arrivati Varigotti il gruppo si divide: alcuni, come Giovanni, Carlo, Giuseppe e Piero decidono di godersi un piatto di acciughe sotto sale, altri, come il sottoscritto, si dedicano ad una più economica (ma non tanto) birretta non prima, però, di avere assistito alle evoluzioni acquatiche di Claudia la quale ci concede un edificante spettacolo di lei che saltava tra le onde del mare rincorsa da un cane: non si sa se animato da spirito giocherellone o, semplicemente, intenzionato ad addentarle il sedere… .
Una volta seduti al bar assistiamo ad un interessante dibattito tra Vincenzo e la titolare dell’esercizio in ordine alla differenza di costo di una birra consumata al banco ovvero seduti al tavolo, il tutto con estremo piacere del Segretario, il viso del quale passava dal suo naturale colorito rubizzo al vermiglio alternato a momenti di blu intenso.
Questo è tutto…..alla prossima
Piacealb
Credo che mangiare nei ristoranti di Varigotti sia un lusso per pochi.......visto cosa mi sono costate le "acciughine" impanate!
RispondiEliminaCome sta la gamba della nostra amica, che con tanta fatica ho portato giu' per il sentiero?
RispondiEliminala gamba e la nostra amica stanno bene
RispondiEliminaGirava voce sul pullman che le acciughine del noto ristorante siano costate sui 50 euri piu' o meno ,
Non proprio, abbiano speso € 158 per due antipasti, quattro acciughe, il pigato e cinque caffe'
RispondiEliminaNon proprio, abbiano speso € 158 per due antipasti, quattro acciughe, il pigato e cinque caffe'
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