martedì, ottobre 04, 2011

VALNONTEY – ALPE DI MONEY – BIVACCO MONEY
domenica 2 ottobre

In una fantastica domenica di sole e di cielo azzurro (che più azzurro non si può) partiamo in 54 alla volta di Cogne per affrontare l’ultima escursione alpina del programma 2011; raggiunta la frazione di Valnontey lasciamo il pullman per imboccare la bella sterrata che conduce all’attacco del sentiero verso l’Alpe di Money e, più su, al bivacco Money.

Dopo una piacevole passeggiata lungo il torrente e con il massiccio del Gran Paradiso che ci fa da severa sentinella, iniziamo a salire i circa 700 metri di dislivello che ci separano dalla nostra meta.

Nonostante la ripida salita il cammino procede tranquillo, facilitato anche dalla stupenda giornata e da piacevoli discorsi con i compagni camminatori molti dei quali si informano sul futuribile viaggio in Polonia ipotizzato per la prossima estate.

Poco prima di raggiungere l’Alpe di Money la salita termina per lasciare il posto ad un bellissimo sentiero a mezza costa dal quale si gode di un impareggiabile spettacolo sul ghiacciaio del Gran Paradiso.

A questo punto il gruppo si divide: mentre i più proseguono per arrivare ad un bel pianoro inondato di sole per la pausa pranzo, in 10 tosti (o presunti tali) decidono di affrontare gli ultimi 500 metri di dislivello lungo un percorso piuttosto impegnativo che, in circa un’ora e trenta minuti, li porterà al bivacco Money.

Durante la sosta per il pranzo abbiamo il “piacere” di “ammirare”  i diversamente scultorei fisici di Fausto, Marco e Mario che, forse sopraffatti dal caldo sole (più ferragostiano che autunnale), o forse semplicemente dagli anni, decidono di mostrarsi in tutta la loro indecifrabile bellezza.

Soddisfatti i languori dello stomaco e, si spera, anche quelli delle numerose signore presenti, iniziamo  a scendere lungo la via del ritorno (la stessa dell’andata) e, in questa circostanza, ho l’opportunità di riscoprire l’altruismo dell’ottimo Franco (componente del duo denominato “La Copia più bella del mondo”) il quale si fa carico di indicarmi tutte le radici ed i sassi che insidiano il pecorso.

Sulla via del ritorno il nostro autista decide di fare una piccola digressione verso Morgex sicuramente per permetterci di ammirare il tramonto sul Monte Bianco, soddisfatta anche questa necessità riusciamo, finalmente, a puntare il muso del pullman verso casa sognando chi, come il sottoscritto, i fumanti agnolotti che lo aspettano, chi, come Sisto, una piccantissima pasta innaffiata da “quella bottiglia che mi merito…”, chi, come Boschi, una succulenta minestrina.


Questo è tutto………..alla prossima

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