Per colpa di "Irene" che forse ha guastato certe vacanze o del fuso orario che per vari giorni lo senti e non lo smaltisci velocemente,mi tocca raccontare della gita"chiamarla gita è forse eufemistico" di domenica 28/8/2011 in quel di Cervinia.
Sono 37 i partecipanti che si danno appuntamento tra Valenza, Alessandria e Casale per raggiungere la Valtournence meta della prima gita domenicale post vacanze .Una volta raggiunta la cittadina Valdostana in perfetto orario tra l'altro la partenza era stata anticipata di mezz'ora ,incontramo Ermes e Alessandro che ci aspettano .Giornata eccezionale,mai il Cervino lo si è visto così vivo,
si specchiava nei nostri occhi, senza una nuvola e con una spolverata di neve caduta due giorni prima. Si prende la funivia e si arriva a Plain Maison 2500 mt , qui si ha un attimo di commozione quando Giorgio Manfredi ricorda l'avvenimento più eclante e doloroso della storia del Campeggio valenzano Don Pietro, allorquando poco più che quindicenne,mentre si affrettava con un gruppo di allora giovani valenzani accompagnati appunto da Don Pietro verso il vicinissimo rifugio venivano colpiti da un tremendo fulmine che li lasciava storditi a terra.Soccorsi, tutti si rialzavano malconci ,ma vivi l'unico che purtroppo ci rimase per sempre era Don Pietro. Lasciamo questa pagina di storia dolorosa e ci incamminiamo verso il colle Cime Bianche,punto più alto della nostra escursione(circa 3000 metri).
Dal colle c'è un panorama fantastico che spazia dal gran Paradiso ,la grand Murailles, il Cervino, la gobba di Rollen e talvolta il pIccolo Cervino col Breithorn. Da li comincia la nostra discesa in Val D'Ayas verso S.Jacques
scendiamo un poco e in una radura consumiamo il pranzo .
Lasciando alle spalle Cervinia notiamo la valle deturpata dai vari insediamenti e sopratutto dalla miriade di impianti di risalita a confronto di questa che sembra un paradiso con i suoi laghi di un azzurro intenso.
Alle 13,20 cominciamo a scendere e arriviamo in una vallata verdissima dove incontriamo un gruppo di pecore, caproni e mucche ; i caproni cominciano a seguirci e non sembrano intenzionati ad allontanarsi e dopo le urla dall'alto del pastore che si precipita a valle,il presidente ed il sottoscritto riescono con non poca fatica a respingerle sino all'arrivo del proprietario che ci ringrazia. Vi risparmio gli sfottò dei vari partecipanti sopratutto di Nadia,ma ormai S.Jacques è in vista e dopo circa 1300 metri di dislivello in discesa raggiungiamo le prime case e poco dopo il pulman che ci aspetta.Tutti contenti anche se con le membra un po' indolenzite,per la gran sfacchinata.
Alla prossima
G.S.
Peccato che Irene mi abbia fatto perdere le suggestive immagini del Cervino che si specchiava negli occhi del Segre e quella del Presidente che, sicuramente brandendo il suo fido fischietto, ingaggiava un'ardua battaglia con i caproni....!!!!!
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